Roma – 8 settembre 2014 – In prima A solo i figli degli italiani, in prima B anche i figli degli immigrati.
Iniziano le scuole a Pratola Peligna, piccolo centro in provincia dell’Aquila, e a scorrere la composizione delle quattro prime elementari degli istituti di piazza Indipendenza e Valle Madonna salta all’occhio un caso strano. Tutti i bambini con un cognome straniero sono stato concentrati nelle sezioni B.
A pilotare la creazioni di classi per soli italiani sarebbero state le pressioni dei genitori, assecondati dagli insegnanti. Questi avevano infatti mano libera nelle assegnazioni perché era in corso un avvicendamento tra presidi.
Il nuovo preside Raffaele Santini, insediatori il 1 settembre, non ci sta. “È inaudito e inaccettabile. La presenza di bambini stranieri all'interno delle classi deve essere equilibrata, la scuola è il luogo principe dell'educazione e non è tollerabile alcuna forma di razzismo”.
“A costo di ritardare di ore l'ingresso in aula – promette il preside – provvederò personalmente ad effettuare un sorteggio e cambierò la composizione delle classi”. Intanto, però, genitori e insegnanti, sono riusciti a dare ai bambini la prima, brutta lezione.
EP