L'eurodeputato del Carroccio a Piazza Pulita. E quando l'attivista Dijana Pavlovic non gli stringe la mano, fa l'offeso
Roma – 3 marzo 2015 – Gianluca Buonanno, quello che da sindaco si inventò i cartelloni anti "vu cumprà", da parlamentare si dipinse la faccia di nero e da eurodeputato si presentò a Bruxeles indossando un burqa, ieri in diretta tv a Piazza Pulita ha insultato un'intera etnia, chiamandola "feccia".
Il leghista ha fatto una lunga tirata su rom e criminalità, condendola con la solita discutibile ironia: "Ho imparato che i rom, gli zingari, sono il massimo che c'è in Italia della correttezza". Poi l'attacco: "Sono la feccia della società", ripetuto più volte anche mentre in studio c'era chi, come Stefano Fassino, gli dava del "razzista".
Durante la trasmissione Buonanno si è confrontato con Dijana Pavlovic, attrice e attivista per i diritti dei rom, che quando alla fine non ha voluto stringergli la mano. "Questa è l'integrazione", ha protestato, piccato, l'europarlamentare.