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Il procuratore di Bolzano: “In Alto Adige nazifascismo allarmante”

Arrestati 16 ragazzi accusati di incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza per motivi etnici e razziali

Trento – 17 aprile 2008 – Quando in Italia si parla di razzismo, vengono tirate in ballo alcune regioni italiane più di altre. E non c’è niente da fare, più spesso fanno parte del settentrione.

In Trentino-Alto Adige il nazifascismo "è un fenomeno con una diffusione allarmante che vede coinvolti giovani e giovanissimi dai 16 ai 22 anni". Così il procuratore di Bolzano, Cuno Tarfusser, lancia l’allarme. Lo fa in seguito all’operazione che la scorsa notte ha portato all’arresto di sedici giovani altoatesini accusati di incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali. Cento invece sono gli indagati.

Per il procuratore "si tratta di un fenomeno pericoloso, anche per forme diffuse di proselitismo”. “Non si può – dice Cuno Tarfusser – far finta che queste cose non esistano".

L’operazione, svolta in collegamento con le autorità di polizia tedesche ed austriache, ha preso il via da una serie di aggressioni che si sono verificate nella zona di Merano contro extracomunitari o giovani italiani. Nel corso delle indagini "la polizia ha rilevato anche tentativi di infiltrazione all’interno di formazioni della locale estrema destra di lingua tedesca, subito bloccate anche per l’intervento delle formazioni politiche stesse”.

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