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“Mi dicevano ‘scimmia’ e ‘negra’, ora voglio diventare miss Italia”

Il sogno di Osaremen “Sarime” Mangano, finalista del concorso di bellezza. “il razzismo esiste, l’ho vissuto fin da bambina”

 

Jesolo (Venezia) – 16 settembre 2015 – Essere eletta “la più bella di tutte” per dare una lezione a chi ti chiamava “scimmia”. C’è anche voglia di rivincita nel sogno di Osaremen “Sarime” Mangano, una delle finaliste di Miss Italia. 

Ventiquattro anni, figlia di un italiano e di una nigeriana, Sarime è cresciuta tra la Val d’Aosta e Vigevano e non ha avuto una vita facile.  Il padre è morto quando aveva sei anni e solo da poco ha potuto conoscere la madre.

Con un diploma di geometra in tasca, Sarime fa la dj. Al settimanale Diva e Donna ha raccontato: “Fin dall’asilo so che cos’e’ il razzismo: mi chiamavano scimmia, negra di m…”.

Nel 1996 diventò miss italia Denny Mendez, prima donna nera a conquistare lo scettro. Serime dice che lei la incoraggia via Facebook, dicendole di inseguire il suo sogno. 

“Diciannove anni dopo, se vincessi io farebbe ancora scalpore,  purtroppo il razzismo esiste ancora, l’ho vissuto fin da bambina anche se sono italiana al 100%. La corona per me sarebbe una rivincita…”

 

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