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Raid contro negozi bengalesi a Roma

Aggredito il gestore di un bar e distrutte molte vetrine. Alemanno: "Un atto di una gravità inaudita"

ROMA – 24 maggio 2008 – Un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, tutti con i volti coperti, ha fatto irruzione a Roma verso le 17:30 in un alcuni negozi nel quartiere Pigneto, in via Ascoli Piceno e in via Macerata gestiti da extracomunitari bengalesi e senegalesi, distruggendo le vetrine e picchiando il gestore bengalese di un bar.

Il gruppo che, a quanto raccontano alcuni testimoni presenti al momento dell’aggressione, prendeva ordini in italiano dall’uomo che li guidava, era armato di bastoni con i quali ha distrutto le vetrine e danneggiato gli interni di tre negozi, un bar, un call center e un negozio di generi alimentari. Gli aggressori dopo aver compiuto il raid sono scappati.

Il Pigneto, un piccolo quartiere popolare, una sorta di paese, incastonato tra la via Prenestina e la via Casilina, nella prima periferia a sud est di Roma, da anni e’ uno dei quartieri piu’ multietnici della citta’.

"Il raid e l’aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarieta’, e’ un atto di una gravita’ inaudita che mi lascia sdegnato e che non passera’ sotto silenzio" ha detto Gianni Alemanno, sindaco di Roma, dopo aver appreso del raid. "Mi sono gia’ attivato con le forze dell’ordine affinche’ i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare".

"Una inaudita ondata di violenza xenofoba e razzista che non puo’ che suscitare orrore in qualsiasi persona civile. – ha commentato Piero Fassino (Pd). "Tutti riflettano su quali drammatici guasti puo’ provocare un clima nevrastenico di criminalizzazione nei confronti degli immigrati".

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