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1,3 milioni di immigrati in Lombardia

Orim: “80 mila in più in un anno”. Ma la crisi si sente: tasso di disoccupazione quasi raddoppiato rispetto al 2008. La sintesi e i dati del Rapporto

Roma – 15 marzo 2012 – Al 1° luglio 2011 la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione immigratoria (Pfpm) presente in Lombardia era di 1 milione e 269mila unità (regolari e non), 81mila in più rispetto al primo luglio del 2010 (+7%) in cui si stimavano 1 milione e 188mila presenze. Si tratta del 23,7% del totale nazionale valutato in poco meno di 5 milioni e 187mila immigrati. Nella regione si contano 13 stranieri ogni 100 residenti.

Lo dice “L’immigrazione in Lombardia: famiglia motore di coesione sociale”, Undicesimo Rapporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (ORIM) presentato oggi a Milano.

I dati Orim degli ultimi anni mostrano una tendenza verso un’immigrazione sempre più di dimensione famigliare e confermano come l’istituzione famigliare sia un forte elemento di coesione sociale. In Lombardia uno straniero su tre vive in un nucleo famigliare completo, con coniuge e almeno un figlio, mentre sono oltre 67mila gli stranieri sposati o con partner italiano.

Passando alle singole nazionalità: in cima alla classifica ci sono i rumeni con 172,2mila unità (+ 7,3% rispetto al 2010, in cui erano 160,5mila), seguiti dai marocchini con 131,8mila e dagli albanesi con 118,6mila unità. In aumento anche gli alunni stranieri che passano da 164.036 presenze dell’anno scolastico 2009/2010 a 173.051 dell’a.s. 2010/2011 (+5,5%) e rappresentano il 24,3% del totale degli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel nostro Paese.

Nel 2011 hanno tenuto le stime di assunzioni di lavoratori immigrati sul territorio lombardo, a conferma di un trend di stabilità (tra i 18mila e i 20mila assunti) partito nel 2009. Da notare però che si tratta di volumi molto più bassi (meno della metà) di quanto visto in un anno come il 2007 quando gli assunti erano a quota 40mila. E’ sul medio-lungo periodo che si evidenziano gli effetti della crisi economica sull’occupazione. Nel 2011, dice il Rapporto, il livello di disoccupazione tra gli immigrati con età superiore ai 14 anni presenti in Lombardia è del 12%, quasi il doppio rispetto al 2008, anno in cui era al 6,9%.

Rimane stabile invece la componente irregolare: i soggetti privi di un valido titolo di soggiorno sono stimati in 116mila unità, solo tremila unità in più rispetto al 2010.

Infine rispetto al livello medio di integrazione, i dati del Rapporto Orim mostrano che gli immigrati presenti sono sempre più integrati. L’indicatore che ne misura l’intensità (e che vale 0 in caso di assenza di integrazione e 1 in caso di massima) è passato da un valore medio di 0,40 nel 2001 a 0,65 nel 2011. In cima alla classifica delle province con il miglior grado di integrazione c’è Lodi.

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ORIM “L’immigrazione in Lombardia: famiglia motore di coesione sociale”. SintesiTabelle

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