Roma, 18 maggio 2011 – Immigrati sempre piu’ risorsa per il Paese. Si tratta infatti di circa 5 milioni di cittadini che incidono per circa il 10% sul totale degli occupati, contribuiscono alla produzione del Pil per l’11%, e pagano quasi 11 miliardi di euro di contributi previdenziali dichiarando al fisco oltre 33 miliardi di euro. Non solo: il 3,5% delle imprese operanti nel nostro paese ha il titolare straniero.
A fotografare la realta’ e’ l’Abi che, per il secondo anno, organizza un convegno su “Immigrati e inclusione finanziaria: fatti e prospettive in un contesto che cambia”, che si svolgera’ a Roma, a Palazzo Altieri, il 14 giungo prossimo.
L’evento, organizzato in collaborazione con il Cespi, e’ l’occasione per presentare i risultati della nuova ricerca che analizza la relazione dei migranti con le banche su diversi versanti: evoluzione del tasso di bancarizzazione; determinanti della relazione; accesso al credito; imprenditoria immigrata; modelli di welcome banking; microfinanza; rimesse.
Durante il convegno, inoltre, verra’ formalizzata la partnership avviata con Acli, Anci, Arci, Caritas Italiana, Cespi, Ciss Sud Sud, Unhcr- Agenzia Onu per i rifugiati, per sviluppare strumenti utili a favorire l’inclusione finanziaria e sociale dei cittadini stranieri.