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Lavoro: in estate il 15% dei 25mila nuovi assunti è straniero

I risultati di un’indagine condotta dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato i dati Excelsior-Unioncamere sulle previsioni di assunzione da parte delle imprese da luglio a settembre del 2011.


Roma, 11 luglio 2011 – Tra luglio e settembre il 15% dei nuovi assunti, tra tempo determinato e stagionali, sara’ straniero. Circa 24.405 nuovi occupati, dunque, che nell’estate saranno impiegati prevalentemente nei servizi turistici, quasi 7mila assunzioni, o in quelli di pulizia, quasi 4mila assunzioni. Tra le provincie che utilizzeranno piu’ di altre mano d’opera straniera Ferrara, Pavia, e Pesaro – Urbino che, rispetto al totale delle assunzioni previste, registrano incidenze pari, rispettivamente, a 28,5%, 28,5% e 28,2%.

Questi i principali risultati di un’indagine condotta dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato i dati Excelsior-Unioncamere sulle previsioni di assunzione da parte delle imprese da luglio a settembre del 2011. La propensione all’assunzione di manodopera straniera e’ piu’ elevata nelle aree del Nord e del Centro rispetto al Sud: infatti, se in Lombardia, Emilia Romagna e Valle d’Aosta l’incidenza dei nuovi assunti stranieri supera il 18% del totale, in Campania e Puglia si tratta appena del 5,7% e del 8,2% (rispettivamente).

Il settore che richiede piu’ manodopera straniera in termini di numerosita’ e’ quello dei servizi con quasi 18mila assunzioni di stranieri, dei quali quasi la meta’ in lavori stagionali, mentre le 6.500 offerte arrivate dall’industria prediligono per la maggior parte lavori non stagionali. Ma se su 100 assunti nei servizi il 14,6% e’ straniero, nell’industria si tratta di 16 su cento.

Per quanto riguarda i singoli comparti di attivita’, si legge ancora nel dossier della Fondazione Leone Moressa, e’ il settore turistico a segnare il boom di assunzioni straniere con quasi 7mila richieste che, in termini relativi, rappresentano il 18,6% di tutti i futuri assunti nel settore. Al secondo posto in termini di numerosita’ i servizi a supporto di imprese e persone che mostrano, tra i primi 10 comparti, l’incidenza piu’ elevata di assunti stranieri sul totale delle assunzioni: 27,9%. Seguono a ruota le costruzioni (19,9%) e i servizi di assistenza sociale e servizi sanitari privati (23,2%). Ma se nei servizi turistici prevale il lavoro stagionale, negli altri settori si tratta di lavori a carattere non stagionale.

Per quanto riguarda invece le singole professioni, la maggiore richiesta di immigrati proviene dall’esigenza di ricoprire lavori quali camerieri, cuochi e professioni legati all’attivita’ turistica (con 5.300 assunzioni). Seguono il personale qualificato nei servizi di pulizia (3.824 richieste), gli operatori per l’assistenza sociale (2mila) , gli operai specializzati nelle costruzioni (1.820) e nell’industria alimentare (1.486).

Ancora una volta gli stranieri sono prevalentemente richiesti per ricoprire professioni legate all’assistenza alla persona: quasi il 40% del personale non qualificato nelle attivita’ sanitarie sara’ straniero e il 36% se si ratta di operatori nell’assistenza sociale (domiciliare e non). A livello provinciale, infine, Le aziende romane e milanesi assumeranno piu’ stranieri a livello assoluto (2.375 nella capitale e 1.685 nel capoluogo lombardo), ma sono Ferrara, Pavia e Pesaro – Urbino le aree in cui gli stranieri avranno piu’ probabilita’ di trovare nuova occupazione rispetto al totale delle nuove assunzioni previste nei singoli territori, con percentuali che superano il 28%.

”L’assunzione di 24mila stranieri da parte delle imprese italiane contribuira’ solo in maniera marginale ad alleviare le difficolta’ create dalla crisi”, dicono i ricercatori della Fondazione Leone Moressa. Infatti, la maggior parte dei 304mila disoccupati stranieri registrati nel 1 trimestre 2011, “con molta probabilita’ non riuscira’ a trovare, in tempi brevi, una nuova occupazione, correndo il rischio di cadere nell’irregolarita’ solo per il fatto di non riuscire a trovare lavoro considerato che proprio il lavoro e’ la condizione necessaria per l’cquisizione di un regolare permesso di soggiorno in Italia”. “Occorre considerare inoltre che il 40% delle future assunzioni di manodopera straniera, proprio per la concomitanza con il periodo estivo, sara’ di carattere stagionale e quindi difficilmente si tratta di un’occupazione stabile”, concludono i ricercatori.

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