FIRENZE – Grazie agli immigrati torna a crescere in Toscana nel 2007 la quota di assunzioni considerate di difficile reperimento.
Le più elevate difficoltà di reperimento si riscontrano, in termini settoriali, per l’industria del legno e del mobile, le costruzioni, la meccanica ed i mezzi di trasporto; tra i profili professionali, soprattutto per gli operai specializzati e per figure dirigenziali.
I lavoratori immigrati ricopriranno al massimo il 29,1% delle assunzioni del settore dei servizi, il 31,6% nell’industria, con punte fino al 42,9% nelle costruzioni.
Sono previste 3.720 assunzioni di immigrati nel settore turistico (il 41,9% del totale del settore), 2.450 (52,9%) nel settore dei servizi operativi alle imprese e alle persone, 1.100 (46,7%) nella sanità e servizi sanitari privati. All’interno dell’industria, la richiesta di lavoratori immigrati continua a provenire dal settore moda e da meccanica e mezzi di trasporto.
"Conforta il fatto che, grazie al miglioramento dello scenario economico regionale – ha evidenziato il Presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini – ed ai processi di ristrutturazione avvenuti negli anni di crisi, l’industria manifatturiera denoti importanti segnali di tenuta e in alcuni casi di crescita, mentre i servizi confermano la progressiva espansione della domanda di personale, soprattutto nel settore turistico e nel terziario avanzato, che evidentemente paiono beneficiare dei positivi andamenti congiunturali dell’ultima annualità. Sorprende positivamente che siano le microimprese a dichiarare la gran parte dell’incremento occupazionale: un dato sostanzialmente in linea rispetto agli anni precedenti, che sta a testimoniare forse dei processi di recupero di competitività realizzati da queste negli ultimi cinque anni".
(31 luglio 2007)