Circa un quarto vive a Milano, il 18% non ha il permesso di soggiorno. Scarica la sintesi e le tabelle MILANO – L’anno scorso, tra regolari e non, vivevano in Lombardia 860mila cittadini stranieri, che rappresentavano il 9% della popolazione. Rispetto al 2005, erano aumentati dell’8,3%, con un ritmo inferiore rispetto a quello registrato in passato.
Sono calcoli del VI Rapporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità "Gli immigrati in Lombardia", presentato stamattina a Milano.
La maggior parte degli immigrati si concentra a Milano: la città capoluogo sfiora le 200 mila presenze. La provincia lombarda che ha registrato il maggior aumento è stata però Lodi, dove in 5 anni gli immigrati sono triplicati per diventare quasi 19mila.
Nella classifica per aree di provenienza, guidano gli est-europei con 260-270mila presenze e un incremento di 23mila unità rispetto al 2005. Al secondo posto si collocano gli asiatici, con 190-200mila presenti (circa 16mila in più), seguiti dai nord-africani (180-190mila), dai latinoamericani (120-130mila con un incremento di 12,3mila unità) e dagli "altri africani" (circa 80-85mila) che hanno registrato il minor incremento (solo 4 mila unità rispetto al 2005).
L’Ismu stima che gli irregolari residenti in Regione siano 151 mila, il 18% del totale dei cittadini stranieri. Per la maggiorparte vengono dall’ Est-europa (circa il 20%), seguiti dai nord-africani (16%), dagli asiatici (15%).
Gli occupati regolari sono poco meno del 60% e sono impiegati per lo più come operai edili (13,9%) o dell’industria (13,4%). Si tratta soprattutto di uomini. Le donne lavorano soprattutto nel settore dei lavori domestici (a ore il 18,8%, domestica fissa il 7,5% mentre per gli uomini le percentuali sono rispettivamente dell’1,5% e dell’1%).
Elevato il livello di istruzione: il 15,5% ha la laurea, il 41,8% ha terminato la scuola secondaria superiore. E si affollano le classi della scuola statale: in Lombardia l’incidenza degli alunni stranieri sulla popolazione scolastica complessiva è l’8,1%, il doppio della media nazionale (4,8%).
Il livello di integrazione appare positivo, soprattutto per le donne: lo calcola l"Integrometro", il nuovo indice lanciato dell’Ismu che considera undici parametri, basati soprattutto su casa, lavoro e uso della lingua. Secondo questo indice, la comunità meglio integrata sarebbe l’albanese, seguita dalla filippina e dalla peruviana. Ultimi, tra le comunità maggiori, i cinesi.
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Ismu "Gli immigrati in lombardia" (Sintesi)
Tabelle
(22 marzo 2007)
Elvio Pasca