Milano, 24 agosto 2013. La crisi economica si fa sentire inevitabilmente anche nelle tasche degli immigrati, che riescono a risparmiare meno e quindi mandano meno soldi a casa rispetto agli anni scorsi.
Lo dice un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese 2013 e 2012, dati Istat e Banca d’Italia 2012, 2011 e 2010, dati World Bank 2012.
Il peso delle rimesse milanesi. Il 2012 segna una battuta d’arresto per le rimesse. Tra il 2011 e il 2012, le rimesse degli immigrati nella provincia di Milano attraverso i canali finanziari formali (banche e money transfer) sono infatti diminuite del 6,3% (da oltre 1 miliardo di euro a circa 966 milioni), una flessione dovuta alla crisi ma che è inferiore a quanto registrato a livello lombardo (-7,9%) e italiano (-7,6%). Complessivamente, nel 2012 il peso di Milano è stato pari al 14,1%, sul totale delle rimesse dall’Italia e al 66,6% sul totale lombardo mentre a livello nazionale Milano é seconda superata solo da Roma. Tra le prime dieci province italiane, anche Brescia (ottava con circa 135 milioni di euro).
Dove vanno le rimesse milanesi. Sono la Cina e le Filippine i primi due Paesi verso cui si dirigono le rimesse milanesi nel 2012: 445 milioni di euro verso la Cina (pari al 46,1% del totale delle rimesse da Milano attraverso i canali finanziari formali costituiti da banche e money transfer, +10,7%) che rendono la comunità cinese milanese prima per entità di rimesse e crescono del 10,7% in un anno a fronte di una riduzione complessiva delle rimesse milanesi del -6,3%.
Le Filippine mantengono la seconda posizione con 121 milioni di euro (12,5% del totale) ma le rimesse diminuiscono del 30% tra 2011 e 2012. Poi vengono il Perù (al terzo posto con 68 milioni di euro, 7% del totale), l’Ecuador (quasi 43 milioni di euro, 4,4%) e la Romania (40,8 milioni di euro, 4,2% del totale). Seguono Brasile con 23,8 milioni di euro e Bangladesh con 21,6 milioni. Il Marocco, primo paese nell’area Mediterranea, è ottavo (stabile rispetto al 2011) con 20,9 milioni di euro.
Le rimesse verso l’Egitto, prima comunità extracomunitaria residente nella provincia di Milano, superano i 4,7 milioni di euro, quelle verso la Tunisia sfiorano i 3,5 milioni di euro. Nell’anno della crisi, rallentano le rimesse versi i Paesi più poveri (a basso o medio basso reddito secondo la classificazione della Banca mondiale), sono stati quasi 200 milioni di euro nel 2012 contro i 347 milioni del 2011, e diminuisce il loro peso sul totale era il 34% nel 2011, diventa il 20% nel 2012.
Quali rimesse crescono di più. Nel primo anno in cui complessivamente rallenta il flusso di rimesse da Milano tra i Paesi che mantengono un trend in crescita in valore assoluto la Cina (+43 milioni di euro tra 2011 e 2012), seguita da Sri Lanka (+3,4 milioni di euro) e Costa d’Avorio (+700 mila euro). In percentuale in un anno crescono invece soprattutto Namibia (+618%) e Suriname (+367%) mentre in 5 anni boom verso Seychelles (+3.500%) e Cipro (+580%).
Le rimesse pro-capite. In media, nel 2012 ogni immigrato residente a Milano ha rimesso verso il proprio Paese di origine 2.975 euro (media lombarda: 1.524 euro, media italiana: 1.686 euro). Cifra che scende a 1.486 euro considerando solo le rimesse verso i Paesi meno sviluppati (a basso e medio basso reddito secondo la classificazione della Banca mondiale). E se l’Oman è primo per rimesse pro-capite, la Cina è seconda con una media di circa 18 mila euro a testa, seguita da Georgia, Cipro e Bahrein.