Errori, incompletezze, ma anche semplici fogli bianchi inseriti nelle buste. Nessun problema su quelle spedite via internet tramite le associazioni
ROMA – La metà delle domande di assunzione presentate alle poste dal 12 marzo scorso per fare entrare in Italia lavoratori stagionali presenta delle irregolarità e sta rallentando il lavoro della task force messa su dal Viminale per smaltirle. Procedono invece spedite, e non hanno fatto registrare errori, quelle inoltrate telematicamente tramite le associazioni di categoria.
Che le domanda compilate a mano viaggino più lentamente è normale, fosse solo per il passaggio indispensabile della digitalizzazione, ma nelle buste spedite per raccomandata (in tutto sono 16mila) gli esperti del Ministero dell’Interno non hanno trovato solo errori di compilazione o dati incompleti (manca ad esempio la data,la firma, l’indicazione della retribuzione): tante contengono solo un mazzetto di fogli bianchi.
Possibile che si tratti dei goffi tentativi di regolarizzazione di alcuni lavoratori irregolari che magari sperano di evitare un’espulsione se, sorpresi dalle forze dell’ordine, mostrano la ricevuta della domanda. Oppure i fogli bianchi potrebbero essere stati spediti da imprenditori agricoli e del settore turistico alberghiero convinti che quel cedolino li metta al riparo dalle sanzioni per gli stranieri impiegati in nero. I calcoli sono sbagliati in entrambi i casi: la ricevuta della domanda per i flussi non regolarizza nessuna posizione.
Purtroppo è ancora più probabile che le domande fasulle non siano state spedite in buona fede. Sarebbero allora l’amara presa in giro di datori di lavoro che hanno promesso a lavoratori senza permesso di soggiorno che li metteranno in regola (e magari per questo li pagano pochissimo) e invece tra qualche mese diranno loro: "mi spiace, la domanda è stata respinta". Un giochino simile potrebbero essere stato tentato anche dai soliti sciacalli che ogni volta che si aprono i flussi vendono pseudo-regolarizzazioni ai meno informati.
Funziona invece bene il canale telematico messo su dal Viminale in collaborazione con le associazioni. Le 20mila domande (5mial solo il primo giorno) inserite direttamente nei terminali sono regolari e non incontreranno problemi quindi per il via libera all’ingresso del lavoratore. "Quanto sta succedendo è la conferma che il canale telematico, voluto fortemente dalle associazioni di categoria, rappresenta, contrariamente al cartaceo, una garanzia di efficienza, affidabilità e trasparenza sia per le aziende associate sia per le amministrazioni" commentano alla Confederazione Italiana agricoltori.
Secondo la Cia, "il cartaceo rappresenta un canale di comunicazione ormai praticato quasi esclusivamente da privati che operano in proprio o si avvalgono di intermediari non qualificati" . In questi casi, "l’errore formale può essere ricorrente, essendo questa modulistica di non facile e immediata comprensione, soprattutto per i non addetti ai lavori". Diversamente, precisa la Cia, "le richieste pretestuose o appositamente irregolari vanno individuate, e i firmatari devono essere monitorati ed eventualmente perseguiti per legge".
(17 aprile 2007)
Elvio Pasca