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Università: 35mila posti per le matricole extraue per l’a.a. 2007/2008

Riservati dalle università ai residenti all’estero che vogliono venire a studiare in Italia. Bologna, Trieste e "La Sapienza" gli atenei più generosi.

ROMA – Gli atenei italiani a caccia di cervelli stranieri hanno riservato alle aspiranti matricole che ancora vivono nel loro Paese d’origine oltre 35mila posti per il prossimo anno accademico.

Questa quota permetterà l’ingresso in italia di chi, entro il 4 giugno, presenterà domanda di preiscrizione tramite i consolati e quindi supererà gli esami di ammissione previsti per settembre. Gli studenti stranieri già regolarmente in Italia avranno invece più tempo a disposizione per fare la loro scelta, dal momento che si iscrivono all’università alle stesse condizioni dei loro colleghi italiani, senza fare i conti con contingenti o scadenze anticipate.

La mappa degli atenei più generosi nel riservare posti agli studenti extraUe residenti all’estero tocca tutta la Penisola, ma la palma va a Bologna che ne ha offerti 3mila200. Nella top ten seguono l’università di Trieste (1.760), La Sapienza di Roma (1.670), Catania (1.270) e Genova (1.178). A Milano saranno in complesso 1.800 i candidati stranieri che potranno concorrere per il Politecnico (1.066) o per l’università Bocconi (777); non mancano segnalazioni da parte degli atenei del Sud che oltre a Catania (al quarto posto in graduatoria) "aprono"agli studenti stranieri anche a Bari, Palermo e all’università del Salento (Lecce); più di 1.500 universitari di origine straniera potranno concorrere a uno dei posti in palio a Perugia e Urbino, due piccoli centri che sono già oggi meta di numerosi trasferimenti dall’estero.

Quanto alle facoltà, il contingente complessivo di 35.723 posti negli atenei italiani è diviso in due grandi blocchi:21.835 candidature per le lauree di 1° livello, e i restanti 13.888 per le lauree specialistiche e per quelle a ciclo unico. Tra le lauree "brevi" la maggior parte delle potenzialità di studio è riservata a Economia e Ingegneria, seguita da Scienze politiche,Comunicazione e mediazione linguistica. Tra le specialistiche e quelle a ciclo unico, svettano gli oltre mille posti per Giurisprudenza (magistrale) ed Economia, seguiti dall’area Ingegneria architettura e Medicina.

I 35mila posti si aggiungono ai 10mila riservati all’ingresso di studenti cinesi per il "Progetto Marco Polo", per il quale però sono già chiuse le iscrizioni. I giovani della Repubblica Popolare che decideranno solo ora di venire a studiare in Italia hanno una chance in più e potranno ancora scegliere tra le opportunità offerte, senza distinzione di nazionalità, dall’ultimo contingente.

All’ingresso degli universitari è dedicato un decreto flussi ad hoc. In base al numero complessivo di posti a disposizione, la Farnesina,di concerto con il ministero dell’Università e il Viminale, stabilisce infatti una quota massima di visti d’ingresso che potranno essere rilasciati dalle nostre rappresentanze consolari durante tutto l’anno accademico: un dato che viene ogni anno sovrastimato per non rischiare di lasciare fuori qualcuno.

Nell’a.a. 2005/2006 il numero complessivo di cittadini stranieri iscritti alle università italiane, in tutti gli anni di corso, superava appena quota 40mila ( e nemmeno 10mila erano le matricole), poco più del 2% sul totale della popolazione studentesca. Il 70% arrivava da Paesi europei (con gli albanesi che facevano la parte del leone con oltre 10mila iscritti), seguivano asiatici (11%) e africani (10%). Medicina (17%), Economia (15%), e Lettere e Filosofia (11%) sono le facoltà nel complesso più frequentate dagli studenti extracomunitari.

(7 maggio 2007)

 

Elvio Pasca

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