Maschere, arte, danze, tradizioni: il mistero dell’Africa racchiuso in una piccola terra
Geografia
La Costa d’Avorio, situata nel Golfo di Guinea (Africa Occidentale) confina con la Guinea e la Liberia (ad ovest), il Ghana (ad est), il Mali e il Burkina Faso (a nord) e l’Atlantico (a sud). È morfologicamente costituita da leggeri altipiani da 100 a 400 m. L’unica zona montagnosa si trova nella parte occidentale del paese. È stata battezzata la “Regione delle 18 montagne” e custodisce i Monti Dan (Tonkoui e Nimba che sfiorano i 1700 m) e le loro spettacolari cascate. Quanto alle metropoli, le principali sono la capitale Yamoussoukro, Abidjan, considerata capitale economica del paese e la città di Bouaké.
Attrazioni turistiche
Oltre alle tre città principali, i luoghi che meritano una visita sono: Parc National de Taï, una delle
Siti religiosi
Tra le attrazioni turistiche religiose vanno segnalate la Basilica Notre Dame de la Paix a Yamoussoukro, e le moschee secolari al nord (Kong, Kawara, Samantiguila) e al nord-est (Sorobango, Bondoukou).
Arte
Si contano circa 70 tribù, ognuna con il proprio patrimonio folkloristico. Le più caratteristiche sono:
– i Baoulé (nel centro), maestri dell’arte raffinata dell’oro: batik, pesi Akan, gioielli in oro, statuette della fecondità (Akwaba) e maschere di legno scolpito;
– i Sénoufo (nel nord), famosi per le tele dipinte di Korhogo, le maschere policrome e i vasi. È famoso il loro rito del “Poro”, ambientato in un bosco sacro e caratterizzato dall’apparizione delle maschere, accompagnate dai suoni melodici dei balafon;
– gli Yacouba (nell’ovest) sono la tribù dell’affascinante setta del ‘Gor’, i cui grandi iniziati vantano il potere di rendersi invisibili e trasformarsi in “uomini pantere”. Sono inoltre conosciuti per i rinomati trampolieri e per la danza dei coltelli (durante la quale delle bambine, addobbate di cauris, vengono lanciate in aria e fatte graziosamente atterrare in volo sulle punte dei coltelli). Gli Yacouba sono inoltre maestri nella costruzione dei favolosi ponti di liane la cui realizzazione, che va cominciata e terminata entro la stessa notte, resta ancora inspiegata. Ai collezionisti si consigliano le stoffe tessute a mano, le sculture di legno e le maschere Dan.
– gli Agni (nell’est), organizzano una famosa danza degli iniziati. Gli artigiani sono famosi per le tappezzerie, le statuette e le stoffe riccamente tessute a mano.
Feste e manifestazioni
Grazie alla sua popolazione composta per il 40% da stranieri, la Costa d’Avorio è un vero mosaico di
– Abissa (ottobre-novembre): manifestazione rituale di carattere carnevalesco che si svolge per tutta una settimana nella città di Grand-Bassam (ex capitale coloniale).
– Dipri (marzo-aprile): festa di dimostrazione mistica, organizzata nel villaggio de Gomon (Sikensi), a un centinaio di chilometri da Abidjan: uomini e donne si aprono le budella e le ripongono davanti al pubblico, senza lasciare la minima cicatrice sulla pelle dell’addome.
– Festa dello yam (gennaio- febbraio): festa organizzata nel Regno Agni e Abron (nell’est) e caratterizzata da uno spirito misto dall’impronta sociale, religiosa, contadina e carnevalesca.
– Festa delle maschere (lunedì di Pasqua): festa di riconoscenza per le maschere, organizzata dalle tribù dei Wê e dei Dan, nel villaggio di Behoua (nell’ovest).
– Popo Carnaval (marzo-aprile): festa organizzata nella tribù degli Abouré, nella città di Bonoua (sud-est), nel week-end di Pasqua. La ricorrenza, creata da ex reduci dell’esercito francese, è caratterizzata da uno spirito improntato sul divertimento e il relax.
Cucina
La Costa d’Avorio, disponendo di un campionario di ristoranti di tutti i continenti, gode di un’arte culinaria la cui gamma di piatti è davvero variegata. Per coloro che preferiscono i gusti locali, si consigliano i “maquis”, una sorta di trattorie tipiche che permettono di scoprire la ricca varietà delle tradizioni gastronomiche.
Milton Kwami
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