Viaggio in un paese reso bello dalla forza e dalla fierezza della sua gente
Probabilmente non ha molto da offrire al visitatore in cerca di grandi resort, confort e appetibili strutture turistiche. Ma i ghanesi non a torto ne vanno fieri: i castelli e le fortezze in rovina, l’artigianato, la cultura e le tradizioni fanno del Ghana un paese ricco di storia e dignità, che ha saputo sconfiggere i fantasmi del colonialismo rafforzando la propria identità.
Accra
Accra è la capitale del Ghana. Si affaccia sul Golfo di Guinea e rappresenta la tipica città ibrida, mix tra la moderna frenesia e la calma tipica dei villaggi africani. È la città più visitata del paese, ma a differenza delle sue sorelle dell’Africa settentrionale non si è ancora trasformata in meta del turismo di massa. È facilmente accessibile anche per chi non la conosce. La sua piazza più famosa è senz’altro l’ampia Independence Square, mentre la costruzione più antica è l’Osu Castle, sede del governo. Merita una visita anche James Town, quartiere situato su una piccola penisola. Ma più che per i monumenti, la capitale ghanese è famosa per la sua vita notturna.
Come ogni metropoli africana, Accra vanta pittoreschi mercati, capaci di trasportare il turista nel atmosfera caratteristica dell’Africa. Al centro c’è il Makola Market, famoso per la vendita di stoffe come il batik e di perle di vetro. Chi è in cerca di specialità della cucina tradizionale, di alimenti locali e spezie particolari deve invece dirigersi verso il Kaneshie Market, nella zona ovest della città. Quanto ai prodotti artigianali, il luogo adatto per trovarli è l’Arts Centre, punto di ritrovo anche per numerosi artisti di strada che stupiscono e rallegrano i passanti con danze, canti, spettacoli teatrali e altre esibizioni.
Il litorale
In particolare, il villaggio di Senya Beraku vanta una costa davvero suggestiva. Qui, vale la pena visitare il Forte Good Hope. Il punto d’incontro degli amanti del surf è nell’adiacente villaggio di Fete. Il primo grande centro abitato che si incontra andando a ovest lungo la costa è Cape Coast, famoso per il suo castello, le cui prigioni anche oggi raccontano la drammaticità della schiavitù.
Il litorale prosegue tra spiagge stupende e vecchi forti, il più bello dei quali è Fort William.
Chi è alla ricerca di relax, tintarella e mare bellissimo può dirigersi verso i villaggi di Dixcove e Busua. Da queste parti si possono gustare delicatesse marini a prezzi modici.
Kumasi
Kumasi era la capitale del famoso regno degli ashanti e oggi la città è rimasta capoluogo della
Il Manhyia Palace (o Asantehene’s Palace) non è contraddistinto dal lusso tipico dei palazzi reali e del resto neanche l’attuale re è irraggiungibile come si pensa i re siano. Anche Kumasi ha il suo mercato di prodotti tipici, ma è più interessante fare un giro al National Cultural Centre, sede di un museo, di una biblioteca molto frequentata, un negozio di artigianato locale e un centro esposizioni. Nel centro si possono persino imparare i balli locali e suonare gli strumenti musicali tradizionali (cosa che si può fare al meglio presso l’accademia di musica e arte africana, situata nella cittadina di Aamal di Kokrobite, non lontana da Accra.
Infine, una leggenda racconta che il destino del regno degli ashanti è legato alla Spada di Anokye, che se fosse stata estratta dal luogo in cui è conficcata ancora oggi, avrebbe segnato la scomparsa del regno stesso. Questa spada ‘potente’ è visitabile da chi ne è interessato.
Nelle vicinanze di Kumasi ci sono numerosi villaggi dediti all’artigianato. Alcuni lavorano prevalentemente il legno, altri fabbricano stoffe o fanno oggetti in ceramica, e altri ancora si sono specializzati nell’arte dell’oreficeria.
Parchi
Inoltre vale la pena fare una visita ai giardini botanici di Aburi, vicino ad Accra: vantano diversi alberi secolari e piante provenienti da tutto il mondo.
Il Ghana gode di un fascino modesto. I cinque secoli di dominazione europea sono una ferita rimargina che però ha lascito una cicatrice impossibile da nascondere. La vera bellezza di questo paese è nella sua gente, negli occhi dei bambini che raccontano molto più di quanto non sia capace la storia. Una storia intrisa di sofferenza e coraggio.