Viaggio attraverso le città nostalgiche, i vigneti e i villagi pittoreschi di un paese tipicamente est europeo
Chisinau
La capitale moldava – bagnata dal fiume Byk – non ha esattamente le sembianze di una capitale. Con i suoi viali alberati, i parchi e i laghi che la circondano, è più simile a una città di provincia. La sua architettura è un mix di ciò che è sopravissuto ai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, gli edifici antiestetici dell’epoca stalinista, i palazzi di recente costruzione e i locali ipermoderni.
La piazza centrale si trova nella parte settentrionale della città. Qui è concentrata la maggior parte dei monumenti, come le cattedrali più grandi e l’Arco di Trionfo della Moldova. Le sculture tipiche sparse per Chisinau sono legate alla guerra. Tra le sporadiche eccezioni c’è la statua di Alexander Pushkin, che qui trascorse gli anni d’esilio. Agli amanti della storia il Museo Nazionale a essa dedicato offre cose interessanti. Quella che più attira l’attenzione è senz’altro la rappresentazione a grandezza naturale dell’invasione della città nel 1945 da parte dei sovietici.
Orheuil Vechi
Orheuil Vechi, chiamata anche Trebujeni, è un’antica città con un villaggio medievale, che ancora oggi custodisce i resti di una civiltà antica, tra cui le tracce di una moschea due mausolei, un monastero. Questo sito archeologico a cielo aperto è visitabile da tutti e merita di essere visto.
La terra moldava è famosa per le sue ricche vigne, che danno vita a prodotti stimati anche all’estero. Molte di conseguenza sono le aziende vinicole, alcune delle quali possono essere visitate prendendo parte a tour organizzati. Tra le più note c’è ‘Crivoca’, (vicino a Chisinau), un vero e proprio labirinto di gallerie sotterranee. I numerosi cunicoli portano i nomi delle diverse varietà di vino. Ci sono poi le aziende ‘Romanesti’ (che produce un rinomato vino rosso), ‘Cojusna’, ‘Straseni’.
Capriana
Nei pressi dei vigneti di ‘Straseni’, c’è il pacato e solitario villaggio di Capriana, che ospita un antico monastero del XIV secolo. La struttura – ancora abitata da alcuni monaci – è miracolosamente sopravissuta a diversi attacchi e all’era sovietica, nota per il suo ateismo. Le tre chiese che
Gagauzia
Nella Moldova meridionale c’è la piccola repubblica autonoma di Gagauzia, popolata da una minoranza cristiana di origini turche. Infatti la lingua parlata è un dialetto turco che ha subito qualche influenza russa. L’ostinazione dei gagauzi di fare della città un territorio gestito da loro regole e governato dalla loro cultura ha costretto il governo moldavo a concederle l’autonomia nella gestione delle sue questioni interne.
Transdnestria
Un altro problema simile a quello con la Gagauzia, la Moldova l’ha avuto con la Transdnestria, che si è autoproclamata Repubblica, con una propria capitale (Tiraspol), un presidente, una sua valuta, un esercito e forze di polizia propri.