in

Colf e badanti. Miniestero del Lavoro: il 90% sono straniere, in nero una su due

In Italia sono 1,3 milioni, ma solo 745.000 con regolare contratto di lavoro

ROMA – Il 90% è straniero e quasi il 50% lavora in nero.

E’ questo il panorama del mercato italiano delle collaboratrici domestiche: un mercato da 1,3 milioni di colf, di cui solo 745.000 con regolare contratto di lavoro, che consente allo Stato di risparmiare circa 6 miliardi di euro in termini di Welfare, cioé di prestazioni assistenziali.

Il quadro arriva dal direttore generale del Ministero del Lavoro, Lea Battistoni, che – intervenendo al diciottesimo congresso nazionale dell’Api-Colf – ha sottolineato come la presenza in Italia di lavoratrici domestiche "é talmente rilevante da far paragonare questo settore a quello metalmeccanico", anche se con percentuali di ‘nero’ totalmente diverse.

"Ci sono 745.000 lavoratrici in Italia, dice l’Inps, ma noi sappiamo che 500.000 o 600.000 non sono registrate. Si tratta di un mercato del lavoro da 1,3 milioni di persone", ha spiegato Battistoni, aggiungendo che "il 90% non sono italiane". Un mercato tutto al femminile, quindi, anche se il direttore generale per il Mercato del Lavoro, evita di "palare solo di donne, perché ci sono le basi per la crescita della presenza degli uomini, adesso ancora rappresentati in minima parte" nel settore delle collaborazioni domestiche.

E’ anche un mercato ‘utile’, visto che, ha sottolineato Battistoni, "lo stato risparmia sei miliardi di euro attraverso questo sistema di Welfare", che garantisce assistenza e sostegno a persone anziane o ammalate. Grazie alla rete delle badanti, cioé, vengono assicurati servizi che non ricadono così sull’assistenza pubblica.

Rimane comunque il problema del lavoro nero, comunque in leggero miglioramento rispetto agli anni passati, se si pensa che nel 2001 l’associazione Domina stimava all’80% il tasso di collaboratrici in nero. "Il primo passo è regolarizzare le presenze", spiega Battistoni, ricordando che "in Italia c’é la proposta di Ferrero di escludere dai flussi annuali di immigrazione i collaboratori familiari".

(23 aprile 2007)

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE: ROMAGNOLI, CONFERENZA E NORME PER CONTRASTARLA

IMMIGRAZIONE: SBARCO CLANDESTINI CURDI IN CALABRIA