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SICUREZZA: CIR, CON NUOVE NORME PIU’ DIFFICILE LA CONVIVENZA CIVILE

Roma, 2 lug. – (Adnkronos) – ”D’ora in poi la parola d’ordine sara’ esclusione sociale”. Lo ha sottolineato il Presidente del Cir, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Savino Pezzotta, dopo la definitiva approvazione del ”Pacchetto Sicurezza” al Senato, ”a colpi di fiducia. Le nuove norme renderanno piu’ difficile la convivenza civile, pacifica e reciprocamente proficua tra italiani e stranieri”, ha continuato Pezzotta. Il Cir, ente di tutela dei rifugiati, ”e’ particolarmente preoccupato per il clima generale di criminalizzazione del ‘diverso’, del ‘sospetto’, della marginalizzazione che da questa legge viene alimentato. Cambiera’ profondamente il contesto nel quale si svolge il percorso di integrazione non solo degli immigrati, ma anche dei rifugiati”.

”E’ da ricordare che la nuova legge introduce una tassa pesante su rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno; limita l’ottenimento della cittadinanza italiana, nonche’ il diritto al ricongiungimento familiare; in molti casi rende impossibile l’iscrizione anagrafica. Tali norme riguardano esclusivamente cittadini stranieri regolarmente presenti e non hanno alcun nesso con la sicurezza”, ha aggiunto Christopher Hein, direttore del Cir. ”Altre norme come le restrizioni sull’invio di denaro alle famiglie rimaste nei paesi di origine provocheranno inevitabilmente nuovi mercati irregolari o criminali di money transfer”.

”In contrasto con la Direttiva europea sul ritorno – in vigore dal dicembre 2008, ma non ancora attuata in Italia – che riconosce allo straniero il diritto di poter decidere per la partenza volontaria entro un periodo congruo, il nuovo reato rende obbligatorio l’allontanamento forzato della persona”, osserva Hein. ”Paradossalmente, la legge costringe alla fuga anche cittadini stranieri che sarebbero tornati volontariamente in patria”. Per il Cir ”l’aumento del periodo di trattenimento nei Centri di Identificazione ed Espulsione e’ un puro atto punitivo, una detenzione arbitraria, perche’ le statistiche dimostrano che le possibilita’ di rendere effettiva l’espulsione aumentano solo marginalmente prolungando la permanenza in tali centri”.

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