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Le Cei: “Sì a sanatoria per colf e badanti”

Anche il ministro Ronchi "apre" alla regolarizzazione: "Troveremo una soluzione" Roma, 6 luglio 2009 – Mons. Domenico Sigalini, segretario della commissione episcopale per le Migrazioni della Cei dice "sì" ad una sanatoria per colf e badanti ”perche’ c’è da sanare una situazione che va avanti da tanto tempo”.

Per il vescovo, anche se colf e badanti irregolari ”non hanno diritti ufficiali”, il loro lavoro gli ha fatto acquisire ”in qualche modo un diritto di fatto e quindi possono essere tranquillamente riconosciute dallo stato”. Anzi, per mons. Sigalini sara’ necessario ”operare tante sanatorie, con cautela, riconoscendo a queste persone dignita’ e apprezzamento per il loro lavoro poiche’ sono struttura portante dell’assistenza alle persone, in particolare quelle anziane di cui molte sono sole”.

Sull’argomento è intervenuto pochi minuti fa il ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi che in una nota ha spiegato che "non e’ intenzione di nessuno procedere a un colpo di spugna o ammorbidire il pacchetto sicurezza, approvato con il pieno e convinto consenso di tutta la maggioranza. Questo non significa, pero’, che di fronte a un problema reale come la regolarizzazione delle badanti non si possa procedere a una modifica improntata al buon senso".

"In questo senso e’ importante sottolineare che non esiste alcuna norma comunitaria che vieta a uno Stato membro di adottare misure di regolarizzazione degli stranieri presenti sul proprio territorio", ha sottolineato. "Il patto europeo sull’immigrazione e l’asilo, approvato dal Consiglio europeo nell’ottobre 2008, si limita, infatti, a indicare che le regolarizzazioni per motivi umanitari o economici nel quadro delle legislazioni nazionali devono avvenire caso per caso e non in via generale, lasciando a ciascuno Stato membro la decisione circa le condizioni di ammissione sul suo territorio dei migranti legali e la fissazione, se del caso, del relativo numero", ha spiegato.

"Anche per questo ritengo possa essere individuata una soluzione che vada incontro alla necessita’ di moltissime famiglie italiane e consenta alle badanti, con un rapporto di lavoro in essere e in lista d’attesa per ottenere un visto, di regolarizzare la propria posizione", ha spiegato, "l’obiettivo del pacchetto sicurezza e’ proprio quello di tutelare gli immigrati che lavorano e colpire i clandestini che delinquono. Non dobbiamo perdere di vista la finalita’ di fondo del provvedimento".

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