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E in Piemonte spunta il divieto anti-burqini

Costume islamico vietato a Varallo. Il sindaco: "Non dobbiamo per forza essere tolleranti! Si immergano nella vasca da bagno" Roma – 20 agosto 2009 – Nell’afa di agosto anche le battaglie leghiste vanno a scartamento ridotto. E così, dopo il burqa, le camicie verdi attaccano il burqini, scrivendo un nuovo capitolo della saga estiva del costume da bagno islamicamente corretto.

Dopo il caso di Verona, la crociata (o crociatina? ) si sposta a Varallo, in provincia di Vercelli, dove un’ordinanza del sindaco Gianluca Buonanno vieta di indossare il burqini nel territorio comunale. Le donne pizzicate nel costume superintegrale verranno multate di 500 euro.

"Non ci inchiniamo rispettosi verso usanze e atteggiamenti che non sono propri della nostra civiltà. La vista di una ‘donna mascherata’ potrebbe creare turbamento soprattutto nei più piccoli senza parlare poi di eventuali problemi igienici" tuona Buonanno, aggiungendo che "se questa decisione creerà qualche malumore potranno scegliere di immergersi nella loro vasca da bagno".

Il primo cittadino punta il dito contro la mancanza di reciprocità. "Non dobbiamo per forza essere sempre tolleranti! Proviamo ad immaginare il bagno di una donna occidentale in bikini in uno dei loro paesi… la conseguenza potrebbe essere la decapitazione, il carcere, l’espulsione!".

"Il sindaco vada in Palestina, in Giordania, in Egitto, in Marocco… lì ci sono donne che mettono il bikini, altre che mettono il foulard. Mi sembra che in quelle parti del mondo ci sia più rispetto che da lui" ribatte Elzir Ezzedine, portavoce dell’Unione delle Comunita’ e delle Organizzazioni Islamiche in Italia (Ucoii). "Mi spiace – continua Ezzedine – che un sindaco si impegni a guardare come si veste una donna o come non si veste. I nostri cittadini non arrivano alla fine del mese, hanno altri problemi per i quali un sindaco dovrebbe indignarsi".

A onor del vero Buonanno ha a cuore anche altri gravi problemi, come ad esempio il girovita dei suoi concittadini. Sul sito del Comune, celebra l’istituzione dell’assessorato alla dieta e promette fino a 150 euro ai varallesi che riusciranno a perdere tre chili in un mese: perfetti per la prova costume, burqini escluso.

Elvio Pasca

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