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Frattini: “Sì al diritto di voto per gli immigrati”

Il ministro degli Esteri: "No taxation without representation". "Ma credo che pochi conoscano lingua italiana e Costituzione" Roma -3 settembre 2009 – “Chi paga le tasse, chi parla l’italiano, chi rispetta la Costituzione e la bandiera, deve avere il diritto di rappresentanza”.

Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, che in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera ribadisce il principio del “No taxation without representation; come possiamo riscuotere tasse, se non ricono¬sciamo a chi le paga il diritto di essere rap¬presentato”?

Secondo Frattini, “il Pdl deve lavorare in modo or¬ganico su un’integrazione non solo securi¬taria. Purtroppo, temo che se oggi sottopo¬nessimo a un esame la conoscenza della lingua e della Costituzione degli extraco¬munitari che sono in Italia anche da più di cinque anni, non molti lo passerebbero”.

“Ma se ci sono uomini e donne che amano l’Italia, – aggiunge il ministro egli Esteri – perché dobbiamo considerarli stra¬nieri? Con tutti gli italiani che non amano il loro Paese…”

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