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IMMIGRATI: SINODO AFRICA, IN LIBIA VIOLAZIONI DIRITTI E DEPORTAZIONE =

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      Citta’ del Vaticano, 7 ott. – (Adnkronos) – ”Molte donne fatte
venire nel Paese, sono costrette alla prostituzione e alla schiavitu’.
Tutti gli immigrati illegali rischiano il carcere, la deportazione o,
peggio ancora, non hanno accesso ne’ all’assistenza legale ne’ ai
servizi sanitari”. E’ questa la denuncia emersa al sinodo sull’Africa
in corso in Vaticano sulla situazione degli immigrati in Libia,
crocevia dei flussi migratori verso l’Europa dall’Africa
sub-sahariana. A descrivere le condizioni drammatiche
dell’immigrazione nel Paese nord-africano e’ stato il vicario
apostolico di Tripoli, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli.

      ”Sappiamo – ha detto il vicario – che nel contesto africano vi
sono piu’ di dieci milioni di sfollati, di migranti che cercano una
patria, una terra di pace. Il fenomeno di questo esodo rivela un volto
d’ingiustizia e di crisi sociopolitica dell’Africa. In Libia viviamo
tutta la tragedia di questo fenomeno, venire in Libia per essere
respinti dall’Europa”. ”Vi sono migliaia di immigrati – ha detto il
rappresentante della Chiesa in Libia – che entrano in Libia ogni anno,
provenienti dai Paesi dell’Africa sub-sahariana. La maggior parte di
questi fugge dalla guerra e della poverta’ del proprio Paese e arriva
in Libia, dove cerca un lavoro per aiutare la famiglia oppure un modo
per andare in Europa nella speranza di trovarvi una vita migliore e
piu’ sicura”.

      ”Molti di loro – ha aggiunto – si sono lasciati ingannare dalle
promesse di un lavoro ben retribuito e si trovano costretti a svolgere
lavori mal pagati e pericolosi oppure non ne trovano affatto”. Quindi
mons. Martinelli ha spiegato che la chiesa e’ impegnata
nell’accoglienza dei migranti che provengono tutti dall’Eritrea, dalla
Nigeria sono etiopi, sudanesi, congolesi. ”L’immigrazione- ha
aggiunto ancora- e’ per molti una tragedia, soprattutto perche’ fatta
oggetto di traffico, sfruttamento (le donne in particolare) e del
disprezzo dei diritti umani”. Quindi il vicario apostolico ha
sottolineato che l’attivita’ caritativa della Chiesa verso gli
immigrati ”la rende credibile in un contesto sociale e culturale
musulmano”, e’ una Chiesa che vive il dialogo della vita con molti
musulmani”.

     
(Fpe/Ct/Adnkronos)
07-OTT-09 11:54

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