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Regolarizzazione: “Firmate comunque il contratto”

L’associazione dei datori di lavoro Domina: "In difficoltà chi ha licenziato una badante scorretta"

Roma – 6 novembre 2009 – Chi ha chiesto di regolarizzare una colf o una badante prepari i documenti e firmi il contratto anche se è "in rotta" con la lavoratrice.

È l’invito di Domina, associazione dei datori di lavoro domestico, ora che in tutta Italia sono partite le convocazioni presso gli Sportelli unici per l’immigrazione per l’ultimo atto della regolarizzazione. 

I datori di lavoro dovrebbero “preparare la documentazione richiesta, che consiste nei documenti identificativi, nella dichiarazione dei redditi, in caso di assunzione della colf, o documentazione sanitaria in caso di assunzione di una o più badanti”. È inoltre il momento di "attivarsi presso i Comuni competenti per residenza o le ASL di appartenenza per richiedere la certificazione di idoneità alloggiativa del lavoratore".

"Anche i datori di lavoro che abbiano interrotto il rapporto di lavoro, prima del perfezionamento della regolarizzazione,  dovranno rispondere alla chiamata della Prefettura e  terminare l’iter iniziato" ricorda Domina. Il Viminale infatti ha già chiarito che, in caso contrario, verranno puniti per aver impiegato in nero un immigrato clandestino.

"Questa possibilità – denuncia l’associazione – sta mettendo in difficoltà le famiglie che hanno dovuto interrrompere il rapporto di lavoro per manifesta impossibilità di proseguire la collaborazione con il lavoratore, come nel   caso di un comportamento scorretto della badante verso il suo assistito".

EP

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