Bari, 24 nov. – (Adnkronos) – Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza con l’astensione dell’Udc il disegno di legge che contiene norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia. ”Una legge che non si limita a fissare principi – ha sottolineato l’assessore alla Solidarieta’ Elena Gentile – ma si propone di riconoscere diritti e di costruire intorno alle persone immigrate e nomadi e ai loro nuclei familiari, una rete di protezione e di inclusione, fatta di servizi, di opportunita’, di strumenti di partecipazione, di relazioni”. I punti di forza della legge, secondo l’assessore, sono dati dalla istituzione della consulta regionale per l’integrazione degli immigrati, dall’avvio dell’osservatorio regionale per l’immigrazione, incardinato nel sistema dell’osservatorio regionale politiche sociali; dalla disciplina dei servizi di mediazione culturale e interculturale; dalle norme in materia di assistenza sanitaria, di istruzione e formazione professionale, di inserimento lavorativo, di inserimento lavorativo, interventi abitativi, di assistenza per le vittime di tratta, violenza e schiavitu’ e contro la discriminazione; dall’impegno per la Regione e gli enti locali competenti di disporre misure integrate plurisezionali. Per la minoranza di centrodestra, si tratta di ”una legge che fissa principi gia’ contemplati dalla costituzione e dalla leggi dello stato, quindi a rischio incostituzionalita’, soprattutto relativamente all’articolo 18, in cui si parla di accoglienza e asilo ai rifugiati. Un bello strumento confezionate ad arte ad uso e consumo della campagna elettorale”. Ma l’opposizione non ha dichiarato contrarieta’ sulle questioni di principio. Ha votato, infatti, a favore dell’articolo sui principi generali e le finalita’, sulle norme relative alle misure per le vittime di tratta, violenza e schiavitu’, sulle misure contro la discriminazione, sull’istituzione della conferenza regionale sull’immigrazione e del registro delle associazioni degli immigrati e si e’ astenuta sugli articoli contenenti norme sull’integrazione culturale. Sono stati presentati venti emendamenti: diciannove dei consiglieri Piero Manni e Pietro Mita ed uno dei consiglieri Paolo Costantino, Carlo De Santis e Sergio Povia. Quest’ultimo, ritirato a malincuore dai presentatori, prevedeva il divieto di segnalazione da parte dei medici, dei nominativi degli immigrati che si rivolgono alle strutture sanitarie. Il consigliere Costantino, per sostenere la proposta, ha invocato il giuramento di Ippocrate. Gli altri emendamenti, tranne uno, sono stati ritirati e respinti
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IMMIGRATI: CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA APPROVA LEGGE PER ACCOGLIENZA
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