(ANSA) – ROMA, 9 MAG – Pur essendo solo il 4% della popolazione residente, gli stranieri nel 2005 hanno rappresentato il 33,41% dei denunciati e la percentuale nei primi nove mesi del 2006 è salita al 36,5%. Lo rileva la relazione trasmessa dal Dipartimento della pubblica sicurezza alla commissione Affari costituzionali della Camera. Il Viminale segnala comunque che "il collegamento straniero-autore di fatti criminosi rappresenta uno stereotipo ancora piuttosto diffuso nel nostro Paese, cui spesso contribuiscono i mass media con il loro specifico modo di proporre le notizie; così, se 10 anni fa a preoccupare erano soprattutto i tossicodipendenti, ora sono soprattutto gli immigrati e in special modo i clandestini". Di fatto, prosegue la Relazione, "il nostro Paese denuncia problemi di accettazione e di integrazione degli immigrati, per la loro marginalità e diversità e per la sensazione quasi di ‘assedio’ che la loro presenza spesso produce". (ANSA). 2007-05-09 16:16
(9 maggio 2007)