Oggi sono 1,2 milioni. I dati del Rapporto dell’ Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità
Roma – 28 gennaio 2010 – Al 1° luglio 2009 gli immigrati provenienti da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm) in Lombardia hanno raggiunto la quota di 1.170mila presenze (regolari e non), 110mila in più rispetto al 1° luglio del 2008 con un incremento del 10,4%. Nell’arco degli ultimi nove anni il numero di presenze è quasi triplicato: nel 2001 infatti si contavano quasi 420mila immigrati.
Sono questi alcuni dati del Rapporto dell’ Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (ORIM) su dieci anni di immigrazione in Lombardia presentato ieri a Milano.
La Lombardia raccoglie un quarto dell’immigrazione in Italia (complessivamente pari a circa 4,6 milioni provenienti dai Pfpm, neocomunitari e irregolari inclusi). Le prime tre nazionalità in classifica sono la romena (169,1mila, +3% rispetto al 2008), la marocchina (127,5mila, +10,6% rispetto al 2008) e l’albanese (115,8mila, +10,2%).
L’indice di integrazione della popolazione immigrata in Lombardia è in costante incremento: l’indicatore che ne misura l’intensità (e che vale 0 in caso di assenza di integrazione e 1 in caso di massima) è passato da un valore medio di 0,40 del 2001 allo 0,61 del 2009.
Gli immigrati che si dichiarano occupati (senza considerare la regolarità o meno del contratto di lavoro) sono il 71,5%. Aumenta la disoccupazione, nel 2009 a quota 11,3%. Il mercato del lavoro in Lombardia resta leggermente più favorevole alle donne immigrate: il tasso di disoccupazione femminile (al 12,4%) risulta infatti dell’1,4% inferiore a quello maschile.
Quasi raddoppiato il numero di degenze in ospedale che riguardano cittadini stranieri, passato dal circa 4% del 2000 al quasi 7% del 2008. Sempre più immigrati inoltre si rivolgono all’assistenza medica di base in caso di malattia: il 63,8%, contro il 55% del monitoraggio del 2004.
Anche per l’anno scolastico 2008/2009 la Lombardia si conferma al primo posto in Italia per presenza di studenti stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado con 151.937 iscritti a scuole statali e non, che rappresentano circa un quarto di tutti gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel nostro Paese.
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La sintesi del rapporto