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Roma città “globale”: 300mila immigrati

VI Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Scarica la sintesi

Roma – 5 febbraio 2010 – 293.948 cittadini stranieri residenti nel Comune di Roma, 123.635 nei restanti Comuni della Provincia, 83.791 nelle altre Province laziali. A questi si aggiungono circa altri 50 mila in attesa di  essere iscritti presso le anagrafi e un numero ancora più alto di persone registrate nel Lazio nel corso del 2009, tra le quali 36.659 colf e badanti per le quali è stata presentata la domanda di regolarizzazione nel mese di settembre 2009.

Sono i numeri del VI Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, curato dalla Caritas Diocesana e  promosso congiuntamente dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Provincia di Roma, presentato ieri nella Capitale. “La città di Roma è cambiata in questi ultimi trent’anni in simbiosi con l’immigrazione, un fenomeno che, pur comportando dei problemi, assicura un indispensabile apporto allo sviluppo dell’area romano-laziale” commenta il coordinatore Franco Pittau.

Nell’Osservatorio ci sono approfondimenti sulle diverse comunità, a partire da quelle romena, cinese e marocchina, come anche su temi scottanti come quello dei rom e dei sinti o della criminalità. Un problema quest’ultimo che, nonostante gli allarmismi e il consistente aumento della popolazione straniera, secondo i dati ufficiali sta registrando una sensibile diminuzione specialmente a Roma.

In Provincia richiamano l’attenzione: l’età media bassa (31,4 anni), la prevalenza delle donne (53,8%), il consistente apporto degli occupati immigrati (165.000), i nuovi nati da entrambi i genitori stranieri (5.290), il consistente numero di minori (71.170, dei quali circa 7 su 10 nati in Italia), l’aumento delle aziende  con titolare straniero anche in periodo di crisi (23.018), l’aiuto ai paesi di origine attraverso le rimesse (1,7 miliardi di euro) e l’interesse alla nostra lingua attraverso la frequenza a corsi di italiano per adulti (13.514 nella sola Capitale).

 Per Lorenzo Tagliavanti, Vice Presidente della Camera di Commercio di Roma: “L’immigrazione è decisiva per soddisfare la domanda di personale in settori in cui l’offerta italiana scarseggia. Nella maggioranza dei casi sono persone vogliose di affermarsi socialmente ed economicamente e anche per questo costituiscono la parte più dinamica del nostro tessuto produttivo, tra l’altro mantenendo in vita antichi mestieri artigiani che fanno parte della nostra tradizione”.

L’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, Claudio Cecchini, sottolinea come : “I sostanziali benefici assicurati dagli immigrati, a Roma e negli altri Comuni, ci impegnano a promuovere il processo di integrazione, prevenendo i problemi anziché lamentarsi a cose fatte. Perciò nel 2009 la Provincia ha stanziato quasi 5 milioni di euro per i progetti di sostegno e continuerà a insistere su questa linea di intervento attivo e promozionale”.
 
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VI Rapporto Osservatorio romano sulle migrazioni

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