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Roma, 4 feb. – (Adnkronos/Labitalia) – Una convenzione
bilaterale Italia-Albania per le questioni di "sicurezza sociale"
riguardanti i lavoratori albanesi presenti in Italia o rientrati in
Albania dopo un periodo di lavoro nel nostro Paese, con riferimento ai
rispettivi sistemi previdenziali. "E’ la richiesta -spiega una nota
delle Acli- contenuta nell’interrogazione parlamentare presentata al
ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e al ministro degli Affari esteri
Franco Frattini dai vicepresidenti della Commissione lavoro della
Camera dei deputati, Luigi Bobba (Pd) e Giuliano Cazzola (Pdl).
L’interrogazione fa diretto riferimento all’intesa siglata lo scorso
15 gennaio tra il Patronato Acli e l’Istituto delle Assicurazioni
Sociali d’Albania (ISSH) per favorire il coordinamento di iniziative
comuni di informazione e assistenza".
"L’interrogazione ‘a risposta scritta’ -proseguono le Acli-
chiede espressamente ai ministri competenti di verificare la
necessita’ di costituire una Commissione di studio sulla legislazione
previdenziale di Italia e Albania, nella prospettiva di predisporre
una Convenzione bilaterale di sicurezza sociale che tenga conto degli
ambiti delle prestazioni, dei costi e delle materie complessivamente
oggetto della possibile Convenzione, coinvolgendo tecnici qualificati
designati dall’Inps e dai Patronati operanti in Albania".
– Il Patronato Acli apprezza e sostiene
l’iniziativa bi-partisan dei vicepresidenti della Commissione Lavoro
sottolineando "l’opportunita’ di istituire una Convenzione che –
spiega Fabrizio Benvignati, vicepresidente delegato – chiarisca la
posizione previdenziale dei migranti albanesi, valorizzi i contributi
versati nei rispettivi Paesi, apra una stagione di riflessione circa
il futuro pensionistico di quanti vorranno tornare nel loro Paese
d’origine". "Un impegno che si muove nel quadro – puntualizza
Benvignati – di una consolidata tradizione del Patronato Acli di
supporto alle istituzioni previdenziali e di accompagnamento dei
lavoratori emigranti, sul modello di quanto e’ stato fatto e viene
fatto ancora per i nostri connazionali residenti all’estero".
La comunita’ albanese e’ la seconda in Italia per numero di
stranieri residenti. Secondo l’ultimo dossier statistico della
Caritas, a fine 2008 i cittadini albanesi erano 441.396, il 45% donne,
con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Il
Patronato Acli, oltre ad assistere i cittadini albanesi in Italia, e’
presente stabilmente in Albania con due uffici: uno a Scutari, accanto
al Consolato italiano, l’altro a Tirana.