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Cittadinanza: dopo quanti anni si diventa italiani?

Da quanti anni devo essere in Italia per presentare la domanda di cittadinanza? Si calcolano dal momento in cui sono entrato in Italia o da quando mi è arrivato il permesso di soggiorno? 8 aprile 2010 – La Legge 5 febbraio 1992, n. 91 in materia di cittadinanza, stabilisce che i cittadini “non italiani” possono acquistare la cittadinanza italiana oltre che per aver contratto matrimonio con un cittadino italiano, anche per “naturalizzazione”, ossia perché risiedono sul territorio italiano da almeno un periodo minimo stabilito nella legge stessa.

Infatti, tale periodo varia a seconda che si tratti di
– i cittadini extracomunitari (almeno 10 anni);
– i cittadini comunitari  (almeno 4 anni);
– i rifugiati politici o gli apolidi (almeno 5 anni);
– i maggiorenni adottati da cittadini italiani ( almeno 5 anni dall’adozione)

Lo straniero, del quale uno dei genitori o uno degli ascendenti di secondo grado (bisnonni) sia nato in Italia,  acquista la cittadinanza italiana se, al compimento del 18° anno di età, risiede in Italia da almeno due anni. In tale caso però deve dichiarare entro il 19° anno di età di voler diventare italiano.

Lo straniero nato in Italia, invece, acquista la cittadinanza se è stato residente, senza interruzione, fino alla maggiore età (per 18 anni) ma deve, anche qui, entro un anno dal compimento del 18° anno di età, dichiarare di voler diventare italiano.

Si considera legalmente residente nel territorio italiano chi vi risiede avendo rispettato sempre le norme in materia di ingresso e soggiorno in Italia e quelle sull’iscrizione all’Anagrafe comunale. Ciò vuol dire che non è quindi sufficiente aver posseduto sempre un permesso di soggiorno  per tutto il periodo stabilito,  ma la legge espressamente prevede anche che lo straniero sia residente, quindi iscritto all’Anagrafe, in maniera continuativa per il periodo stabilito dalla legge, per aver diritto a presentare la domanda.

E’ possibile verificare il possesso della residenza ininterrotta richiedendo presso il Comune (Ufficio Anagrafico) il certificato storico di residenza.

Avv. Mascia Salvatore

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