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E il centrodestra scoprì gli elettori immigrati

ll Pdl ne parla in un convegno alla Camera, partendo da una ricerca dell’Ismu. Ma per sapere come votano bisognerebbe mandarli alle urne

Roma – 3 maggio 2010 – Chissà se hanno invitato Berlusconi, che ripete sempre: "La sinistra vuole più immigrati per guadagnare elettori". Domani il gruppo del Popolo delle Libertà alla Camera discuterà di: "I nuovi cittadini nel Centro Destra – una realtà emergente".

Nel convegno, Ignazio la Russa, Renata Polverini, Souad Sbai e altri faranno il punto sugli orientamenti di voto degli stranieri in Italia. Partendo da un una ricerca dell’Ismu secondo la quale, spiega Sbai, "una grande parte degli stranieri presenti in Italia simpatizza per il centrodestra e indica una nuova tendenza di voto".

"Una gran parte"  o "la maggior parte?". Non è differenza da poco. Il Giornale, in un articolo pubblicato a marzo, in vista delle Regionali, ha titolato: "Voto a sorpresa: gli stranieri preferiscono Silvio", scrivendo che "il 64 per cento dei romeni" avrebbe votato "per l’attuale maggioranza". "Farà altrettanto – aggiungeva il quotidiano diretto da Vittorio Feltri – il 61 per cento dei russi, il 57 per cento degli albanesi, il 56 per cento dei moldavi e il 55 per cento degli ucraini".

Il Giornale citava un questionario proposto dall’Ismu a un campione di immigrati in Lombardia, omettendo  però due particolari. Primo: quelle percentuali risalivano  al 2008, quindi non avevano niente a che fare con le Regionali. Secondo (e qui la dimenticanza è più grave):  se si considerava il complesso degli immigrati intervistati, e non solo quelli dell’est Europa, la bilancia delle preferenze pendeva verso il centro-sinistra: 55%.

L’Ismu ha fatto un’indagine analoga anche nel 2009. La domanda era: "In una scala di valori da 0 a 10, in cui zero significa sinistra e 10 destra, lei dove si collocherebbe?", il risultato medio è stato 4,8, quindi sembrerebbe confermato il "moderato spostamento a sinistra" di cui parlava il rapporto dell’anno precedente.

Domani però Il coordinatore della ricerca, Giancardo Blangiardo, proporrà un metodo di aggregazione diverso: "Tra gli intervistati, il 42,1% è chiaramente orientato a sinistra, con risposte che vanno da 0 a 3,  il 28,8% a destra, con risposte da 7 a 10, il resto, che ha risposto 4, 5 o 6, lo riteniamo non chiaramente orientato"anticipa a Stranieriinitalia.it. "Ci sono però grosse differenze tra una comunità e l’altra, così come tra elettorato maschile  e femminile o tra diverse condizioni: regolarità, reddito, anzianità di soggiorno" puntualizza.

Con la prima modalità di lettura, la forbice appare sottilissima, la seconda vede un’ enorme percentuale di "indecisi" che renderebbe comunque arduo utilizzare questi dati per una seria proiezione di voto. Se una notizia c’è, è che non ha senso dire "gli immigrati sono di destra" o "gli immigrati sono di sinistra", ma probabilmente per arrivarci bastava il buon senso.

Rimane solo una cosa da fare a chi (premier compreso) vuole affibbiare con certezza un identikit politico agli immigrati. Per sapere come voterebbero  cinque milioni di persone che arrivano dai quattro angoli del globo, ognuna con il suo bagaglio di idee, esperienze e aspirazioni, bisogna mandarle davvero alle urne.

Elvio Pasca

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