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Frattini: “Favorire l’integrazione e l’esigenza degli Stati”

"Non c’è immigrazione senza integrazione" Roma, 11 giugno 2010 – ”Il Programma di Stoccolma indica le principali priorita’ per i prossimi 5 anni e mette al centro i diritti dei cittadini e di tutti coloro che vivono e lavorano legalmente sul territorio di un’Europa. Il punto e’ quello di favorire l’integrazione nel tessuto socio-economico Ue tenendo in considerazione le esigenze e le capacita’ di accoglienza di ogni Stato membro. In termini pratici, si traduce nel governo di movimenti migratori regolari verso l’Europa che possono assumere la forma di movimenti stagionali, circolari o di natura permanente”.

Lo afferma il ministro degli Esteri Franco Frattini, in un’intervista a ‘Il Predellino’.

”L’Agenda comune per l’integrazione, approvata nel settembre 2005 – ricorda il titolare della Farnesina – suggerisce alcune misure concrete per attuare i principi fondamentali comuni e offre un insieme di strumenti per favorire questo processo attraverso la cooperazione e lo scambio di buone pratiche. Non possiamo lasciare l’immigrazione allo ‘spontaneismo organizzato’ dei trafficanti di esseri umani”.

”Non c’e’ immigrazione senza integrazione – conclude Frattini – ma tutto questo non vuol dire impoverire le nostre radici culturali, sociali ed economiche, l’identita’ che ogni Stato membro ha saputo costituire nel corso della sua storia”.

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