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LAVORO: CONFINDUSTRIA, PIU’ STRANIERI NELLE PICCOLE IMPRESE INDUSTRIALI =

      RAPPRESENTANO IL 4,3% DELL’OCCUPAZIONE ALLE DIPENDENZE
DELL’INDUSTRIA ADN0580 3 ECO 0 RTD ECO NAZ

      Roma, 3 ago. (Adnkronos/Labitalia) – Piu’ stranieri nelle
piccole imprese industriali associate a Confindustria. Secondo
l’indagine sul mercato del lavoro nel 2009 della Confindustria,
infatti, nell’industria, un’impresa su due nel 2009 ha utilizzato
lavoratori stranieri, che nel complesso rappresentano il 4,3%
dell’occupazione alle dipendenze. L’incidenza della manodopera di
origine non italiana e’ particolarmente elevata nelle piccole imprese:
in quelle fino a 15 dipendenti e’ straniero quasi un lavoratore su
dieci (9,2%), ma la quota scende al 6,6% nelle medie imprese e al 2,2%
in quelle grandi. Tra i comparti del manifatturiero, sono l’alimentare
e la gomma-plastica (5,7% e 7,8% rispettivamente) a registrare la piu’
alta incidenza di manodopera straniera, che schizza all’11,5% nelle
costruzioni.

      Nei servizi, anche se la diffusione del lavoro straniero scende
quasi a un’impresa su quattro, l’intensita’ di utilizzo e’ in linea
con quella rilevata nell’industria (4,0%), in virtu’ della piu’
elevata incidenza nelle grandi imprese (3,6%). Tra i comparti,
l’incidenza tocca il minimo nell’ICT (0,5%) ma supera il 5,0%
nell’aggregato che include le aziende del turismo.

      Sono anche marcate le differenze tra aree geografiche: nel
Nord-Est due imprese su tre utilizzano lavoro straniero, che
rappresenta il 6,5% dell’occupazione alle dipendenze. L’incidenza
scende al 3,0% nel Nord-Ovest e all’1,0% nel Centro-Sud.

     
(Lab/Ct/Adnkronos)
03-AGO-10 15:43

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