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Il 64% degli immigrati vive in affitto

Indagine della Uil che ha intervistato 1300 stranieri Roma, 11 dicembre 2010 – Ha un livello d’istruzione medio, lavora come dipendente, ha un età media di 39 anni, risiede in Italia da oltre sei anni e nel 64% dei casi vive in affitto con regolare contratto.

E’ la fotografia delle condizioni abitative degli immigrati in Italia scattata dal patronato Ital della Uil, che ha intervistato un campione di 1.300 immigrati che si sono rivolti ai suoi sportelli per il rinnovo del permesso di soggiorno o per la concessione del permesso d’ingresso.

Sessantotto i Paesi di provenienza degli intervistati con una piu’ ampia rappresentanza di cittadini marocchini (16,6%), albanesi (11,7%), ucraini (11,5%), moldavi (4,8%) e tunisini (4,8%). Del 64% che vive in affitto con regolare contratto, il 73,6% spende tra i 200 e i 600 euro mensili. Una spesa che sale, tra i 400 e i 700 euro, per il 63,8% di quanti, tra i proprietari di casa, pagano un mutuo.

E’ il Nord, con la provincia di Milano, a detenere il primato di cittadini stranieri che hanno acquistato un immobile (30,6%). Dei 1300 intervistati, solo il 5,3% ha dichiarato di non avere alcun tipo di contratto: un valore che risulta piu’ elevato al sud con il 13,8% con una punta nella provincia di Napoli con il 14,7%. Osservando la topografia delle citta’, sono soprattutto le periferie ad accogliere i cittadini immigrati, ci vive il 39,6% di loro, e le zone semicentrali con il 33% delle presenze.

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