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Un neonato su cinque è figlio di immigrate

104 mila nuove nascite nel 2010, triplicate in 10 anni. Scarica i dati Istat

Roma – 24 gennaio 2011 – Pubblicata oggi l’annuale relazione Istat sugli indicatori demografici che segna un netto saldo negativo nel rapporto tra nascite e decessi in Italia nel 2010: -30 mila 200 unità rispetto al 2009.

Le nascite sono stimate pari a 557 mila unità, da cui deriva un tasso di natalità pari al 9,2 per mille residenti, rispetto al 2009 sono 12.200 le nascite in meno.

Dall’analisi dei dati Istat, confrontati con la nazionalità delle madri, risulta che le nascite da madre italiana, pur essendo ancora la quota prevalente, registrano un calo di oltre 13 mila unità sul 2009.

Contemporaneamente, il contributo alla natalità delle madri di cittadinanza straniera si fa sempre più importante. L’Istat stima, infatti, che nel 2010 oltre 104 mila nascite (18,8% del totale), siano attribuibili a madri straniere (erano 35 mila nel 2000, pari al 6,4% e 103 mila nel 2009 pari al 18,1%), di cui il 4,8% con partner italiano e il restante 14% con partner straniero.

Alla maggiore presenza e ad un più profondo radicamento della popolazione straniera sul territorio corrisponde, proporzionalmente, una maggior percentuale di nati da madre straniera: in Emilia-Romagna (29,3%), Lombardia (28,5%) e Veneto (27,2%) oltre una nascita su quattro proviene da una coppia straniera o da una coppia con madre straniera e partner italiano.

La dinamica migratoria risulta decisiva anche ai fini della crescita demografica. Il saldo migratorio netto con l’estero si mantiene sui livelli del 2009, il risultato pari al 6 per mille. I Cittadini stranieri residenti, oltre a 4,5 milioni, sono costantemente in aumento e costituiscono il 7,5% del totale.

Scarica qui il testo integrale dell’Istat

Marco Iorio

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