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I paletti della Francia: “Documenti, soldi e qui al massimo per tre mesi”

Ecco i requisiti per circolare Oltralpe col permesso temporaneo. La circolare del Ministére de l’Intérieur

Roma – 8 aprile 2011- I documenti in regola non bastano. Servono anche risorse economiche adeguate e comunque il tour non può durare più di tre mesi.

Le autorità francesi si preparano all’arrivo di migliaia di tunisini, “sdoganati” dall’Italia grazie ai permessi di protezione temporanea. E già da due giorni hanno istruito i loro poliziotti su come rimandarne indietro il più possibile senza violare le regole europee.

È tutto scritto in una circolare che il capo di gabinetto del ministero dell’interno, Stéphane Bouillon, ha inviato mercoledì scorso a prefetti e forze dell’ordine. Questa, tra le altre cose, spiega che “ i cittadini di paesi terzi con un permesso di soggiorno rilasciato da un altro stato membro non possono essere considerati in una situazione regolare se non vengono rispettate le seguenti cinque condizioni:

a) “Essere muniti di un documento di viaggio in corso di validità riconosciuto dalla Francia”;

b) “Essere muniti di un documento di soggiorno in corso di validità. Notificato dallo stato emettitore alla commissione europea conformemente alle disposizioni della convenzione di Schengen;

c) “Dimostrare risorse sufficienti. Se gli stranieri dispongono di un alloggio, l’ammontare di riferimento è di 31 euro al giorno a persona, in caso contrario è di 62 euro a persona. Tocca al funzionario che fa il controllo interrogare lo straniero sulla durata del suo soggiorno e sul suo alloggio e chiedergli di dimostrare che ha a disposizione le risorse economiche corrispondenti”;

d) Non costituire,  per la loro presenza in Francia, una minaccia per l’ordine pubblico”;

e) Non essere entrati in Francia da più di tre mesi.

Chi non ha tutti e cinque questi requisiti, continua la circolare, “va rimandato nello Stato membro di provenienza”.  Quanti riusciranno a passare i controlli?

Tre dei cinque requisiti non sono un vero ostacolo.  Chi lascerà l’Italia avrà un passaporto o un titolo di viaggio rilasciato dalle nostre autorità, avrà in tasca anche un permesso di soggiorno per protezione  valido per circolare in Schengen e non sarà un soggetto pericoloso, perché altrimenti non potrebbe avere il permesso per protezione.

Ma quanti dei nordafricani arrivati a Lampedusa hanno le risorse economiche sufficienti? Anche quelli che verranno ospitati da amici e parenti dovranno comunque dimostrare di aver quasi mille euro per giustificare un soggiorno di un solo mese.

Passati tre mesi, poi,  anche per quelli che hanno i soldi, il permesso “italiano” non sarà più sufficiente per rimanere in Francia. E a quel punto l’Italia sarà costretta, con buona pace di Maroni, a riprenderseli indietro.

Scarica la circolare del ministero dell’Interno Francese

Elvio Pasca

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