Elvio Pasca
Il ministro: “Con guerra in Libia continueranno ad arrivare”. Turco (Pd): “Il governo rispetti l’Europa, prima di chiederle aiuto”
Roma – 13 maggio 2011 – Oggi, in poco meno di otto ore, sono sbarcate a Lampedusa 1.271 persone.
Il primo sbarco e’ avvenuto poco prima delle 7 di questa mattina, quando è arrivato un barcone con 166 migranti a bordo, seguito da un altro di 265 persone, e poi 191 e 142. I 493 profughi a bordo del barcone in avaria a una ventina di miglia da Lampedusa sono stati tutti trasbordati su 6 motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza.
Infine, 14 immigrati, ma di nazionalità tunisina, sono approdati sull’isola di Linosa.
“A Lampedusa continuano ad arrivare profughi dalla Libia. Mentre con la Tunisia funziona l’accordo di rimpatrio, in Libia c’e’ la guerra e finche’ dura la guerra arriveranno i profughi”. Ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervenendo oggi alla Festa della polizia penitenziaria a Roma.
“Questo e’ il problema –ha aggiunto il titolare del Viminale- e per questo abbiamo sollecitato e risollecitiamo un’azione forte della diplomazia che ponga fine alla guerra in Libia. Altrimenti non c’e’ modo di fermare questi sbarchi”.Secondo Maroni, “l’Europa non sta facendo quello che si e’ impegnata a fare. Un mese fa aveva deciso diprendere alcune iniziative, che dopo un mese non sono state ancora prese”.
“L’atteggiamento del ministro Maroni e’ schizofrenico. Vorrebbe un maggior impegno dell’Europa e che questa mettesse in atto, con tempi rapidi, le proposte individuate perfare fronte ai flussi dei migranti. Tempi rapidi, che pero’ Maroni stesso non sta applicando quando si tratta di rispettare le regole Ue” commenta Livia Turco, responsabile immigrazione del Partito Democratico.
“Ricordiamo al ministro – continua Turco – che L’Italia con il suo governo continua ad avere una legislazione non conforme a quella decisa in sede europea e che per questa mancanza e’ stata avviata una procedura d’infrazione. Quindi per avere rispetto si deve dare rispetto”.
“Maroni si rassegni, gran parte dei problemi nella gestione dei flussi e’ colpa proprio delle leggi volute dalla destra al governo. Tuttavia – conclude l’esponente del Pd – e’ bene che tutti gli stati europei siano coinvolti e auspichiamo una maggiore presenza dell’Europa. Però, perchè l’Europa ci ascolti serve credibilità. E la credibilità si ottiene solo con serietà, rispetto delle regole e condivisione dei principi fondamentali”.
