La squadra è nata l’anno scorso a Pordenone. Orfana delle istituzioni in patria, ora punta alle Olimpiadi, col sostegno nel Festival Brasiliano di Bologna e nella comunità albanese della Penisola
ROMA – 1 giugno 2011 – La Nazionale albanese di Rugby ha una storia molto particolare: è nata a Pordenone nel febbraio del 2010, quando in Albania, per questo sport, non esiste nemmeno una federazione.
I giocatori della squadra sono tutti giovani albanesi che giocano nei campionati italiani come Sevian Daupi, della Casinò Venezia Mestre, Ogert Paco, di Alghero, Damin Buzaj di Gran Parma, Adrian Suli di Rugby Lecco, Rudi Meca, Arjel Selfo, Argent e Indrit Lumi di Valchiampo (Chiampo, Vicenza) e tanti altri. Grazie all’appoggio generoso delle amministrazioni locali friulane, la nazionale ha potuto debuttare il 2 giugno 2010 in una partita con la storica selezione dei Dogi.
Il prossimo impegno della Nazionale è la partecipazione alla prima edizione della Coppa di Alpe Adria & Balcani che si terrà l’11 giugno prossimo a Pordenone. Il suo grande sogno, però, è la partecipazione alle Olimpiadi di Rio De Janeiro 2016, sogno che senza la costituzione della Federazione albanese di Rugby e senza risorse finanziarie (per i raduni, le trasferte, i match ufficiali e quant’altro), sembra impossibile da realizzare.
Non potendo fare niente sul versante istituzionale, amici italiani e albanesi della nazionale si sono dati da fare per trovare sostegno economico per i loro beniamini. Grazie alla buona volontà di Giuseppe Chimisso, presidente dell’associazione Skanderbeg di Bologna, e l’aiuto del giornale Bota Shqiptare, è nato un curioso gemellaggio tra la Nazionale e il festival Brasiliano di Bologna che si è tenuto dal 1° aprile fino al 28 maggio nel capoluogo emiliano.
Durante il festival, in un clima di solidarietà della comunità sudamericana verso quella albanese, è stata promossa una campagna di raccolta fondi a favore della Nazionale di Rugby. La campagna, ancora in corso, sta dando i suoi frutti.
Numerosi sono stati gli imprenditori, le associazioni e gli artigiani che si sono avvicinati alla Nazionale con il loro sostegno morale. Tra gli albanesi qualcuno ha già fatto una donazione, come l’impresa edile Arben Myrtaj che ha offerto 100,00 euro, la Ditta PIERRE S.r.l. di Pirro Qendro e Redian Hetemi 200,00 euro. Oppure come l’associazione Skanderbeg della comunità albanese di Bologna che ha raccolto tra i suoi associati 500 euro per la Nazionale.
Sperando che questo sia solo un primo passo verso la realizzazione del sogno di Rio De Janeiro, si auspica che anche le autorità albanesi dedichino dell’attenzione a questa bella realtà sportiva, per oggi sostenuta soltanto dagli aiuti delle amministrazioni friulane, dalla solidarietà della comunità brasiliana e dalla generosità degli albanesi e degli amici italiani.
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Keti Bicoku