Salve, siamo una società sportiva e vorremmo far arrivare in Italia e tesserare un cittadino extracomunitario. Potreste spiegharci la procedura da seguire?
13 ottobre 2011 – Il C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) che è l’autorità di disciplina regolazione e gestione delle attività sportive nazionali, ha recentemente emanato una circolare riepilogativa sull’ingresso degli stranieri extracomunitari per motivi sportivi. La circolare (protocollo 3101/11) è reperibile sul sito internet del C.O.N.I. (www.coni.it).
Oltre che dal Testo Unico in materia di immigrazione e dal regolamento di attuazione, l’ingresso in Italia di cittadini stranieri per motivi sportivi è regolamentato da circolari del Ministero dell’Interno (circolare n. 8 del 2007 per gli sportivi che svolgono attività dilettantistica) e del C.O.N.I. In particolare le procedure di ingresso sono descritte nelle circolari n. 252 del 2007 e 2024 del 2006 emanate dal C.O.N.I..
Il limite delle quote
E’ opportuno rilevare, che vi è un limite massimo di cittadini extracomunitari impegnati nell’attività sportiva, che possono fare ingresso in Italia. Tali quote vengono fissate annualmente dal Governo su proposta deliberata dal C.O.N.I. E’ pur vero che gli sportivi, sono una categoria di lavoratori ricompresi nell’articolo 27 del T.U. sull’immigrazione ed il loro ingresso in Italia non è soggetta alle procedure stabilite dal decreto flussi.
Per quanto riguarda la richiesta di nulla-osta per il rilascio del visto per motivi sportivi si distingue a seconda che si tratti di attività sportiva professionistica, oppure attività sportiva dilettantistica.
Richiesta di nulla osta per attività sportiva professionistica di tecnici e atleti
La Società sportiva che vuole avvalersi delle prestazioni di uno sportivo straniero, deve compilare 2 moduli reperibili sul sito internet del C.O.N.I..
Un primo modulo (modello SP). nel quale è presente la proposta di contratto di soggiorno e la richiesta nominativa dello straniero per lavoro subordinato sportivo. Un secondo modulo (richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso per lavoro subordinato/sport), nel quale vanno indicate le generalità dello straniero, l’attività sportiva svolta e la dichiarazione che lo straniero si sposterà nelle località italiane in seguito all’attività sportiva svolta. I moduli compilati vanno inviati alla Federazione Sportiva Nazionale cui la Società che effettua la richiesta è affiliata. Il secondo modulo va inviato anche alla Questura.
La Federazione Sportiva Nazionale, verificati i requisiti della società che presenta la richiesta trasmetterà i moduli compilati al C.O.N.I.
E’opportuno sottolineare che le Federazioni Nazionali Sportive, possono stabilire archi temporali per il tesseramento degli atleti, siano essi italiani, comunitari od extracomunitari ed ulteriori limiti al tesseramento di cittadini extracomunitari al fine di tutelari i vivai giovanili.
Dopo aver ricevuta la documentazione da parte della Federazione Nazionale, il C.O.N.I. effettuerà i controlli in ordine alla disponibilità delle quote, e se non vi sono impedimenti emetterà al “dichiarazione nominativa di assenso”. Tale dichiarazione, verrà inoltrata alla Rappresentanza Diplomatica italiana presente nel Paese del cittadino straniero ed allo Sportello Unico per l’immigrazione della Provincia dove ha sede la Società richiedente. Il C.O.N.I., informerà, della dichiarazione di assenso, la Federazione Sportiva Nazionale che a sua volta provvederà ad informare la Società sportiva. Quest’ultima dovrà contattare lo Sportello Unico per fissare l’appuntamento per la sottoscrizione del contratto di soggiorno.
Giunto in Italia con il visto, lo straniero, insieme ad un rappresentante legale della Società dovrà recarsi presso lo Sportello Unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno.
Allo Sportello Unico dovranno essere presentati:
Originale e fotocopia del documento d’identità del Legale Rappresentante; Originale e fotocopia di tutto il passaporto dello sportivo cittadino extracomunitario, prestando attenzione affinché sia ben leggibile la fotocopia del visto d’ingresso italiano e del timbro della frontiera attraversata; recente certificato di iscrizione della Società alla Camera di Commercio dal quale si possa evincere il nominativo del Legale Rappresentante; la fotocopia del modulo inoltrato al C.O.N.I.; tre copie del contratto di soggiorno già compilato seguendo quanto già dichiarato nel modello SP e solamente da sottoscrivere presso lo Sportello Unico; la richiesta del certificato d’idoneità alloggiativa dell’abitazione presso il quale dimorerà lo sportivo; un titolo idoneo a comprovare l’effettiva disponibilità dell’alloggio dello sportivo (contratto di affitto, comodato, o proprietà).
Allo straniero verrà rilasciato anche il modulo di richiesta del permesso di soggiorno che dovrà provvedere ad inviare alla Questura mediante i kit postali.
Ricevuta la richiesta di permesso di soggiorno, la Questura convocherà lo straniero per le pratiche relative al rilascio del permesso (fotosegnalamento). Il permesso di soggiorno rilasciato consente di svolgere soltanto l’attività per la quale è stato richiesto.
Qualora lo straniero intenda rinnovare il permesso, sarà onere della Società presso la quale svolge l’attività, inoltrare alla Federazione cui è affiliata, la richiesta. La Federazione inoltrerà la richiesta di nulla osta al C.O.N.I. che a sua volta lo invierà alla Questura. La Società dovrà provvedere anche alla richiesta del rinnovo mediante la compilazione del kit postale.
Il rinnovo può essere richiesto anche da Società diverse, purchè operanti nell’ambito della stessa Federazione sportiva.
Qualora lo sportivo cittadino extracomunitario, sia minore degli anni 18 (dai 15 ai 18 anni) la richiesta di nulla osta dovrà essere accompagnata dall’autorizzazione rilasciata dalla Direzione Provinciale del Lavoro. I minori di età inferiore ai 15 anni compiuti non possono svolgere attività lavorativa.
Qualora il rapporto tra la Società e lo sportivo straniero dovesse cessare, prima della scadenza del premesso di soggiorno, la Società ne dovrà dare comunicazione alla Questura ed alla Federazione sportiva.
Richiesta di nulla osta per attività sportiva dilettantistica di tecnici e atleti
Le Società sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali dilettantistiche, che vogliono avvalersi delle prestazioni di sportivi extracomunitari devono presentare una richiesta di “dichiarazione nominativa d’assenso all’attività sportiva dilettantistica” utilizzando un modulo apposito reperibile sul sito internet del C.O.N.I.
Anche in questo caso la Federazione trasmetterà la richiesta al C.O.N.I. che, effettuati tutti i dovuti controlli ed acquisito il parere della Questura , comunicherà alla Rappresentanza Italiana nel Paese di origine dello straniero che non vi sono motivi ostativi al rilascio del visto.
Lo straniero, a seguito del rilascio del visto, potrà quindi fare ingresso in Italia e recarsi presso lo Sportello Unico dove, gli verrà fornito il modulo per la richiesta del permesso di soggiorno. In questo caso lo straniero non dovrà sottoscrivere il contratto di soggiorno, poiché gli oneri in esso previsti (alloggio, assistenza, spese di rimpatrio e sostentamento), sono stati assunti dalla stessa Società al momento della richiesta di nulla osta. Presso lo Sportello, dovrà essere sottoscritta dalla Società una dichiarazione sostitutiva del contratto di soggiorno, sottoscritta per presa visione anche dall’atleta straniero.
Nell’eventualità di rinnovo del permesso, anche in questo caso, le relative pratiche dovranno essere assolte dalla Società inviando gli appositi moduli alla propria Federazione che li inoltrerà a sua volta al C.O.N.I. ed effettuando la richiesta di rinnovo alla Questura.
Singole gare o singole manifestazioni
Nel caso di singole gare sportive o singole manifestazioni, può essere richiesto uno specifico visto di durata inferiore a 90 giorni (visto per gara sportiva). Il visto consente l’ingresso in Italia e la partecipazione ad una o più manifestazioni sportive nell’arco della sua durata. L’elenco dei documenti necessari alla richiesta del visto è presente sul sito internet del C.O.N.I.. Con tale visto non è possibile svolgere attività sportiva in modo continuativo presso una società sportiva italiana.