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Protestano gli immigrati a Palermo: “Eleggiamo un Consulta”

Sit in davanti al Comune: “La proposta già c’è, ma l’amministrazione non decide”. Ricordato anche Noureddine Adnane, l’ambulante che si diede fuoco dopo un controllo della municipale

Roma –  3 novembre 2011 –  Anche i nuovi cittadini di  Palermo vogliono un organismo di rappresentanza nell’amministrazione locale. Per questo motivo, una quarantina di rappresentanti delle diverse comunità si sono riuniti ieri in piazza Pretoria, di fronte alla sede del Comune, in un sit in di protesta organizzato dalla Cgil.

 

Una proposta per la costituzione di una consulta comunale immigrati è stata già presentata il 6 luglio scorso a tutti i gruppi consiliari e al presidente del Consiglio comunale dall’Arca, la Federazione delle associazioni e delle comunità immigrate. “A distanza di 6 mesi dell’entrata in vigore della riforma elettorale, non è stata ancora adottata nessuna decisione in merito” denuncia il responsabile immigrati di Cgil Zaher Darwish.

“Abbiamo ravvisato un clima di tensione e di paura. Sono stati registrati episodi di razzismo, che le comunità di immigrati subiscono nella totale assenza di qualsiasi intervento da parte dell’amministrazione cittadina” aggiunge il sindacalista.

Col sit in di ieri, gli immigrati palermitani hanno voluto anche ricordare Noureddine Adnane, un ambulante marocchino morto 9 mesi fa, che dopo un controllo dei vigili urbani si era dato fuoco. Secondo i promotori della protesta, l’uomo sarebbe stato vittima di una persecuzione da parte delle forze dell’ordine e sul caso non sarebbe stata fatta ancora la dovuta chiarezza.

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