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Pdl di Rifondazione: “Diritto di voto, chiusura Cpt e regolarizzazione”

Il Prc presenta al Senato svolte radicali in materia di immigrazione ROMA – Possibilità di entrare in Italia per cercare lavoro, regolarizzazione di chi già lavora nel nostro Paese ma è senza permesso di soggiorno, chiusura dei Centri di permanenza temporanea (Cpt), diritto di voto attivo e passivo per le elezioni amministrative e regionali.

Sono i punti principali della proposta di legge di Rifondazione Comunista in materia di immigrazione, presentata nel fine settimana al Senato.

Una proposta, ha chiarito il segretario Franco Giordano, che intende realizzare un cambiamento strutturale delle politiche sull’immigrazione, e vuole essere un contributo al dibattito parlamentare che si svilupperà sul ddl delega che il governo sta ultimando, ma anche contribuire alla discussione successiva, quando si tratterà di definire un articolato in sostituzione dell’attuale Testo Unico.

E’ "una proposta di legge organica che sceglie di collocarsi sul terreno dell’attuazione puntuale del programma dell’Unione" e non è, quindi, la proposta che il Prc "avrebbe astrattamente presentato" se avesse dovuto disegnare, fuori da questo contesto, la "politica a nostro avviso più giusta ed efficace".

Ecco i punti principali.
AMPLIARE LA PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI
Possibilità di ingresso molto più ampie, commisurate al fabbisogno del mercato e alla reale entità del fenomeno migratorio.

RENDERE POSSIBILE L’INGRESSO LEGALE
La possibilità di entrare in Italia per cercare lavoro, anche attraverso meccanismi di "autosponsorizzazione"; per evitare che le garanzie economiche si configurino come barriere insormontabili, Prc propone 5 mensilità dell’assegno sociale da depositare e di cui poter usufruire nell’anno di ricerca del lavoro.

DIMINUIRE LA PRECARIETA’
Si propone di portare a un anno il permesso di soggiorno per chi ha contratti inferiori a 6 mesi, a due anni per chi ha contratti superiori, a tre per il lavoro a tempo indeterminato; per tutti, a un anno il permesso per attesa occupazione. Permesso di soggiorno a tempo indeterminato, dopo 5 anni di presenza regolare.

REGOLARIZZARE CHI LAVORA
Sia attraverso l’emersione consensuale con il datore di lavoro, sia per denuncia o accertamento di lavoro nero sia, infine, su valutazione di una commissione territoriale. Le competenze sui permessi di soggiorno passerebbero dalle Questure ai Comuni.

MENO ESPULSIONI
Per i migranti che comunque non possono rimanere, si prevedono forme di rimpatrio concordato, con drastica riduzione dei divieti di reingresso ed espulsioni decise comunque dal giudice.

CHIUSURA DEI CPT
E di ogni altro luogo utilizzato per forme di detenzione amministrativa. Previste forme di sorveglianza speciale per le persone in attesa di rimpatrio. Per chi si rende irreperibile, fermo di polizia e accompagnamento alla frontiera.

DIRITTI DI VOTO
Sia attivo che passivo, per le elezioni amministrative e regionali.

(19 febbraio 2007)

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