Seimila euro di multa perchè nel 2010 aveva scherzato in tv sulla voglia di lavorare dei “negri”. “Un’imbecillità”, si è scusato, ma è recidivo
Roma – 30 marzo 2012 – Il tribunale di Parigi ha inflitto ieri a Jean-Paul Guerlain una multa da seimila euro per “insulti razzisti” e lo ha condannato a pagare duemila euro a ognuna delle tre associazioni antirazziste che si erano costituite parte civile.
Il famoso profumiere francese, parlando nel 2010 in tv di una creazione, aveva infatti detto di “essersi messo a lavorare come un negro”, aggiungendo anche di “non sapere se i negri hanno mai lavorato tanto”. I giudici l’hanno assolto per la prima parte della frase, ma condannato per la considerazione finale.
Durante una delle ultime udienze, Guerlain ha chiesto scusa per quella che ha definito “un’imbecillità” pronunciata per far ridere la giornalista che la stava intervistando, e ha sostenuto di essere “tutto tranne che razzista”. “Non ho ragione di dubitare della sincerità delle sue scuse” ha ribattuto il procuratore, sottolineando però che le sue parole “ingiuriose e razziste costituiscono una minaccia all’ordine pubblico”.
La condanna di ieri potrebbe non essere l’ultima. Qualche settimana fa, l’elegantissimo vecchietto ha fatto di nuovo l’”imbecille”, quando non è riuscito a salire su un Eurostar perché era arrivato tardi. Se l’è presa infatti con tre addetti al treno, due di colore e uno dai tratti asiatici, gridando che “la Francia è un Paese di merda, è una scatola di merda e per giunta veniamo serviti solo da immigrati”.
Guerlain ha rimediato così un’altra denuncia per ingiurie razziste. E chissà se, oltre alla brutta figura, bisserà anche la condanna.
Elvio Pasca