in

Cittadinanza. Bersani: “La riforma sarà la prima mossa del nostro governo”

Il leader del Pd al sit in del Forum immigrazione: “Chi nasce e cresce qui è italiano. Chi non lo capisce è fuori dal mondo”.  Gasparri: “Si concentri su altri temi…”

Roma – 4 luglio 2012 – “La prima norma che il nostro governo farà sarà sulla cittadinanza: chi nasce e cresce qui e’ italiano”.

Lo ha detto Pier Luigi Bersani, parlando al sit in che il forum Immigrazione del Pd ha organizzato a piazza Montecitorio. Una manifestazione nata per sollecitare la riforma della cittadinanza, alla quale partecipano figli di immigrati provenienti da diverse città italiane, insieme ai parlamentari del Partito Democratico e alla presidente del Forum Livia Turco.

“Tutto questo – ha aggiunto Bersani – lo facciamo per i vostri diritti negati e perche’ se tutti noi accettiamo l’idea che chi e’ nato e cresciuto qui non è nè emigrato e nè italiano siamo fuori dal mondo. Questa cosa un grande Paese la deve capire se vuole avere un po’ di futuro. Questa è una battaglia per voi e per noi”.

La “promessa” di Bersani guarda già alla prossima legislatura. Anche perché le tante proposte presentate in quella ancora in corso si sono arenate per i veti di Lega Nord e Popolo delle Libertà. Stessa sorte a cui sembra avviarsi anche la discussione di quattro disegni di legge dedicati ai minori attualmente all’esame della commissione affari costituzionali della Camera.

Gasparri (Pdl):  “I temi urgenti sono altri”

Nel pomeriggio è arrivato anche l’immancabile commento di Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato,  secondo il quale “giorno dopo giorno si svela il  programma del Pd. Prima una legge per il riconoscimento delle coppie  gay e adesso cittadinanza facile per tutti. Chissa’ cosa ne penseranno i possibili alleati moderati di questo programma di governo”.

“Il Partito democratico  – ha detto Gasparri – annuncia di volere  subito mettere mano ad una legge che conceda a tutti i nati in Italia  la cittadinanza, passando cosi’ dallo Ius sanguinis allo Ius soli. Si  tratterebbe di una decisione grave e soprattutto in controtendenza con quanto avviene in Europa. Infatti lo Ius sanguinis rappresenta il  principio piu’ diffuso tra i Paesi europei per l’acquisto della  cittadinanza e la scelta del Pd rischierebbe, veramente, di isolarci  dal resto d’Europa”.

Infine, il solito richiamo alle “priorità”.   “Il Pd si concentri su altri temi che realmente  impongono scelte urgenti e serie. Le riforme istituzionali, la  spending review e soprattutto la crisi economica con la piaga degli  esodati sono questioni su cui e’ necessario un confronto immediato e  non certamente quella di dare a tutti la cittadinanza italiana”  ha  concluso l’esponente del Pdl.

 

 

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Quasi 800 mila asiatici in Italia. “Un ponte verso le economie d’origine”

Permesso di almeno un anno ai disoccupati. Dal 18 le nuove regole