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Regolarizzazione. Turco: “Governo faccia chiarezza sulla prova di presenza”

La responsabile immigrazione del Partito Democratico presenta un'interrogazione al ministro Cancellieri. "Indichi in modo esplicito quali sono i documenti validi"

 

 

Roma – 27 settembre 2012 – Il governo deve fare luce sulla prova di presenza in Italia. Come hanno già fatto associazioni e sindacati, anche il Partito Democratico sprona l'esecutivo su uno dei nodi più critici della regolarizzazione, portando il caso in Parlamento.

"A seguito di numerose segnalazioni da parte di lavoratori extracomunitari sull’applicazione della direttiva Ue a favore dell’emersione del lavoro nero ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Cancellieri volta ad evitare che si possa dare spazio a confusioni o a eventuali incomprensioni” spiega Livia Turco, responsabile Immigrazione del PD.

“Nel testo dell’interrogazione – specifica Turco- si sollecita il governo ad effettuare un chiarimento sui requisiti necessari per ottemperare alla nuova norma. In particolare viene richiesto al ministro degli Interni di indicare in modo esplicito quali siano i documenti validi da presentare per attestare la presenza ininterrotta dello straniero sul territorio italiano alla data del 31 dicembre 2011".

"Si tratta – sottolinea la deputata del Pd – di uno dei requisiti che il lavoratore straniero deve presentare per la sua regolarizzazione e che al momento, in mancanza di un elenco preciso, rischia di provocare dei malintesi”.

 

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