Per le imprese individuali il paese leader resta il Marocco con 58.555 titolari
ROMA, 2 marzo 2013 – Sfiorano quota 480mila, in Italia, le imprese guidate da cittadini stranieri, con un aumento di 24.329 nel 2012, +5,8%. Dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da Infocamere. Per le imprese individuali il paese leader resta il Marocco con 58.555 titolari. Seguono Cina (42.703) e Albania (30.475). Sono aumentati di piu' termini assoluti gli imprenditori del Bangladesh (+3.180 imprese) e in termini relativi quelli Kossovo (+37,6%).
Il contributo degli imprenditori immigrati alla crescita delle imprese nel 2012, sottolinea Unioncamere, "si è rivelato determinante per mantenere in campo positivo il bilancio anagrafico di tutto il sistema imprenditoriale italiano (cresciuto, lo scorso anno, di sole 18.911 unità)".
In termini di incidenza percentuale, le attività guidate da immigrati sono presenti soprattutto nelle telecomunicazioni (34,9%), nella confezione di articoli di abbigliamento (24%), nei lavori di costruzione specializzati ( 18,9%).
Dal punto di vista della struttura organizzativa, nella grande maggioranza (385.769 imprese, l'80,8% del totale) le attività degli imprenditori immigrati sono costituite nella forma dell'impresa individuale, la più semplice, mentre le società di capitale (46.239 unità) sono il 9,7%. Comincia a diffondersi lo strumento della società cooperativa: quasi 8mila unità, cresciute lo scorso anno al ritmo dell'8,2%.