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Comunali 2013. Le elezioni ad Alagna: “Vota Hitler” e “Vota Mussolini”

In un paesino in provincia di Pavia si presentano le liste “Fascismo e Libertà” e “Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori”. Interrogazione dei 5 Stelle: "Vanno fermati", il prefetto: “Per la commissione elettorale non ci sono violazioni”

Roma – 6 maggio 2013 –  Vota il partito di Hitler!  No, meglio quello di Mussolini!

Il 26 e il 26 maggio anche i 775 cittadini maggiorenni di Alagna Lomellina voteranno per scegliere sindaco e consiglieri comunale. A portare alla ribalta il loro paesino  in provincia di Pavia sono due liste in corsa per le elezioni: “Fascismo e Libertà” e “Nationalsozialistische arbeit bewegung-Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori”.

Fascismo e Libertà “si rifà solo e semplicemente al FASCISMO, quel Fascismo che nacque come Terza Via fra socialismo e destra liberale, e che seppe conciliare, grazie alla genialità del Duce, una pluralità di uomini provenienti dalle esperienze politiche e sociali più disparate” si legge sul suo sito internet. Su quello del Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori si racconta invece la nascita del nazismo in Germania, e si conclude: “queste sono le nostre origini”.

Luis Alberto Orellana, senatore del Movimento Cinque Stelle, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano ricordando la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, secondo la quale “è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” . “E’ sorprendente che sia consentita a queste due liste la partecipazione alle elezioni amministrative. Nell'eventualità in cui qualcuno dei candidati di queste due liste sia eletto, noi chiediamo sin da adesso che sia sciolto il consiglio comunale” dice il senatore.

Intanto, però, liste saranno sulla scheda elettorale dei cittadini di Alagna. “Risponderò alle richieste eventualmente derivanti dall’interrogazione parlamentare. Per ora dico solo che una delle due liste era già stata presentata in Piemonte nel 2010 e non erano state riscontrate irregolarità. In ogni caso, la commissione elettorale che le ha esaminate entrambe non ha riscontrato violazioni di legge per escluderle” ha spiegato a La Provincia Pavese il prefetto Giuseppa Materia Strano.
 

EP

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