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Gentilini (Lega): “Immigrati schedati come gli emigranti italiani”

''La Kyenge dice bestialità"

VENEZIA, 22 maggio 2013 – ''La Kyenge vuole eliminare il reato di clandestinità, è una bestialità".

Cosi' Giancarlo Gentilini, candidato sindaco leghista a Treviso, nel corso della trasmissione 'La Zanzara' su Radio 24.

"Io voglio che gli immigrati si appuntino sul petto un pezzo di lenzuolo – dice Gentilini – con nome, cognome e luogo di destinazione. Come succedeva con gli emigranti italiani. Bisogna sapere chi calca il territorio italiano".

"In Australia conoscono vita, morte e miracoli di chi va da loro, e cessato il permesso devono partire, quello e' uno Stato di diritto'' ha aggiunto.

Gentilini ha poi invocato la "pena di morte" per Adam Kabobo, autore della strage di Niguarda, per il qaule i pm di Milano hanno chiesto una perizia mentale, sottolineando "segni inequivocabili di una situazione di infermità mentale".

"Ci vuole la pena di morte, un criminale che si macchia di un delitto cosi' efferato non deve vivere negli 'alberghi' delle prigioni coi miei soldi e quelli dei cittadini. Certi delitti vanno puniti''. ''Ci vorrebbe un'iniezione letale – dice Gentilini – perche' la morte deve essere data lentamente. Sono portavoce della volonta' della gente e quelli di Kabobo sono delitti senza senso, e' un delitto pazzesco e la pazzia va eliminata''.

''Unica alternativa – ha concluso l'esponente leghista – sono i bagni penali di francese memoria, andare a spaccare pietre dalla mattina alla sera finche' non riescono piu' a spezzare le pietre. C'e' chi difende la vita e fa sproloqui, ma li vorrei vedere se accadesse ai loro familiari, e' molto facile parlare sulla pelle degli altri''. ''Quando giro per Treviso – prosegue Gentilini – i miei concittadini dicono che Kabobo lo avrebbero strozzato e la voce del popolo e' la voce di Dio''
 

 

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