Il presidente della Camera: "Questo è un mondo globale e i migranti sono l'espressione umana della globalizzazione. Chi lo nega è incapace di cogliere la sfida della contemporaneità"
Roma – 31 maggio 2013 – "ll nostro oggi e' un mondo interdipendente in cui tutto avviene molto velocemente. Un mondo globale. E la globalizzazione e' sinonimo di scambi, movimenti accelerati di capitali, merci e notizie. E qual e' l'espressione umana di tale globalizzazione, se non i migranti?".
Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini nel suo intervento in occasione dell'iniziativa "Lezioni di Costituzione – Studenti italiani in Parlamento", con il presidente del Senato Pietro Grasso in aula a palazzo Madama.
Boldrini si e' riferita a "coloro che, a differenza dei rifugiati costretti a fuggire, si spostano per ragioni economiche, in cerca di un futuro migliore" e ha sottolineato che "parliamo di persone spesso nate in un paese, cresciute in un altro, che hanno studiato in un altro ancora. A voi giovani non devo spiegarlo, perchè lo vivete gia' nelle vostre realta' quotidiane, a cominciare dalla scuola".
"Chi non ha un compagno di scuola -ha proseguito- magari nato in Italia, ma dalle origini lontane? Il nostro mondo e' strettamente legato al loro. È già insieme: nella musica, nel cibo, nell'arte, a volta nella lingua. Negare tutto questo e dire no alla convivenza, erigere barriere di Frisia, servira' solo a negare una realta' gia' esistente. E soprattutto a porci come retrogradi, incapaci di cogliere la sfida della contemporaneità".