Il premier: "Problema strutturale". Ieri soccorso un barcone con 104 profughi siriani, una donna morta a bordo. Vassallo Paleologo: "Serve un corridoio umanitario"
Roma – 3 settembre 2013 – "Mi aspetto un aumento dei flussi migratori a causa delle crisi in Nord Africa, in particolare in Siria ed Egitto".
Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Bled, in Slovenia. "L'Italia – ha aggiunto – farà la sua parte ma il problema è strutturale. Nel semestre di presidenza italiano insieme alla Grecia porremo la pressione dei flussi migratori come una priorità dell'Europa".
Intanto, un’altra tragedia. Ieri la Guardia costiera ha intercettato un barcone con il motore in avaria che trasportava 104 persone, a bordo c’era anche una donna palestinese rifugiata in Siria di 52 anni, morta durante la traversata.
La polizia ha individuato anche i presunti scafisti, tre egiziani. Sarebbero gli unici di questa nazionalità, mentre i profughi sarebbero tutti siriani.
''Occorre creare un corridoio umanitario per consentire a queste persone di arrivare legalmente in Europa, come accadde nel '99, durante la crisi del Kosovo” commenta Fulvio Vassallo, docente di diritto d'asilo dell'università di Palermo. ''L'Italia – denuncia – nonostante la grave situazione del momento, fa ancora valere l'accordo di riammissione firmato nel 2007 con l'Egitto, che consente di respingere gli immigrati nel paese di provenienza”.