Il sottosegretario: “Per andare avanti bisogna cambiare. Sbarchi aumentano, non smantellare il sistema dell’Emergenza Nordafrica”
Roma – 17 settmebr e2013 – ''Spesso nelle carceri si sono relegati i problemi che la società non riesce ad affrontare o preferisce rimuovere, l'immigrazione e' uno di questi. Il carcere non può essere uno strumento per governare l'immigrazione''.
Lo ha detto ieri a Catania Giuseppe Berretta (Pd), sottosegretario alla Giustizia, nel corso della tavola rotonda conclusiva di Etnika, la summer school sui temi dell'accoglienza, organizzata dalla Fondazione Xenagos
''Il Governo – ha aggiunto Berretta – ha inserito fra le proprie priorita' quella di affrontare significativamente il drammatico sovraffollamento carcerario. Abbiamo dato una prima risposta a questo problema con il decreto sull'esecuzione della pena, che ha gia' dato i primi risultati positivi e, in prospettiva, potrebbe incidere in maniera significativa'', ha proseguito il sottosegretario. '
“Per andare avanti, come ci viene chiesto dall'Europa, bisogna cambiare, o meglio abrogare, la Bossi-Fini sull'immigrazione e giungere ad un quadro normativo per i rifugiati e richiedenti asilo degno di un paese civile e democratico'' ha sottolineato il sottosegretario alla Giustizia.
Secondo Beretta, ''siamo, probabilmente, alla vigilia di una nuova emergenza immigrazione, che rischia di diventare persino piu' grande di quella che fu scatenata dalla primavera araba del 2011''.
''Su questa nuova emergenza e sulla questione immigrazione in generale il Governo deve dire subito e con fermezza due cose chiare: saranno rispettati i diritti dei migranti, quindi non ci saranno respingimenti in mare, e non ci dovrà essere un'altra Lampedusa”, ha proseguito il sottosegretario, per il quale ''la responsabilita' dell'accoglienza non puo' essere cinicamente delegata al posto in cui i migranti giungono: il Paese, nel suo complesso, deve prendersi carico dell'accoglienza e dobbiamo anche porre il problema in sede europea, perche' l'immigrazione e' una questione continentale, non solo italiana''.
''Negli ultimi tre mesi sono sbarcati in Sicilia oltre 3 mila migranti – ha ricordato Berretta – soprattutto siriani ed egiziani e le previsioni dicono che entro l'anno arriveranno in Sicilia 10 mila migranti, la maggior parte siriani: l'Emergenza Nord Africa ci ha consegnato novita' importanti, che potrebbero rappresentare delle buone pratiche da valorizzare e rafforzare, per essere pronti a nuove ondate migratorie''.
''Alla luce dalle previsioni che ci arrivano sarebbe forse piu' opportuno soprassedere sulla decisione di smantellare il sistema dell'emergenza Nord Africa – ha concluso l’esponente del Pd – perche' i nuovi enti gestori diffusi sul territorio e la sperimentazione di nuove modalita' di fare accoglienza rappresentano un patrimonio che non va disperso''.
'Le strutture di media dimensione, intorno a i 50 ospiti, si sono rilevate piu' efficaci e piu' efficienti delle mega strutture come quella del Cara di Mineo che hanno anche un deficit di trasparenza negli affidamenti, anche a causa dei ricorsi e contro ricorsi sulle procedure''.