in

800 mila alunni “stranieri” tra i banchi delle scuole italiane

I dati del recente Dossier statistico sull’immigrazione. Plurime identità unite da un unico luogo di nascita: l’Italia

Roma – 18 novembre 2013 – Sono 786.630 gli alunni stranieri in Italia, pari all’ 8,8% rispetto al totale complessivo di studenti (8.943.353). Anche questo anno accademico si conclude con un incremento degli iscritti delle seconde generazioni, figli di immigrati privi di cittadinanza italiana. Infatti è stato del 4.1% l’incremento solo in un anno, pari a 30.691 unità.

Sono dati dell’ultimo Dossier statistico sull’immigrazione del centro studi di ricerca IDOS, che dedica uno dei suoi capitoli agli alunni di cittadinanza straniera tra i banchi delle scuole italiane.
Andiamo a vedere come gli studenti stranieri si suddividono nel percorso scolastico italiano. Il 35.1% frequenta la scuola primaria, il 22% la secondaria di secondo grado, il 21.7% quella di primo grado, mentre il 20.9% la scuola dell’infanzia.

La notevole differenza tra la presenza nella scuola primaria rispetto a quella secondaria fa emergere due importanti aspetti. La differenza è da ricondursi alla giovane età degli studenti stranieri e alla sofferenza demografica della popolazione italiana, e dall’altra, alla più precoce uscita dalla scuola di molti figli di immigrati.

Quali sono le origini degli studenti stranieri? Al primo posto il vecchio continente, il 49.8% degli alunni sono di origine europea, segue l’Africa con il 24%, il 16.4% degli bambini è di provenienza asiatica, l’ultima in classifica l’America con 9.1%.

Entrando nel dettaglio e osservando le nazionalità di provenienza degli alunni stranieri, vediamo che questa classica è identica a quella dei cittadini immigrati. La Romania si conferma il primo Paese per numero di alunni stranieri (148.602, pari al 18.9% ), seguita dall’Albania (104.710 alunni, pari al 13.3%) e dal Marocco (98.106 che rappresentano il 12.5%). Al quarto posto ci sono gli studenti cinesi che rappresentano il 4.6% rispetto al totale degli alunni stranieri, mentre per le quote dal 3% in giù si classificano moldavi, filippini, indiani, ucraini, ecuadoriani e peruviani.

Seppure le nazionalità dei bambini solo le più disparate, molto di loro hanno in comune il luogo di nascita, infatti il 47.2% del totale è nato in Italia. Cosicché più che di stranieri e immigrati, sarebbe preferibile parlare di una sola generazione di bambini e ragazzi composta al loro interno di culture, origini, storie e status giuridici sempre più variegati. Nella scuola primaria la quota dei nati in Italia tra gli stranieri sfiora, infatti, il 60% e in quella dell’infanzia addirittura l’80%.

La scelta della scuola superiore si rileva un momento cruciale in cui iniziano a pesare più concretamente le differenze di origine. Gli alunni di cittadinanza straniera scelgono – o sono spinti a scegliere –  in maniera più alta degli italiani gli istituti tecnici e professionali. Dei 175.120 stranieri delle scuole superiori, infatti, solo il 19.8% frequenta un liceo, il 3.1%   l’istruzione artistica, mentre il 38.6% è iscritto a un professionale e un altro 38.5% a un istituto tecnico, per un totale di 135.092 (77.1%).

 
Samia Oursana
Italianipiu.it, il portale delle seconde generazioni

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Bonino: “A dicembre strategia europea per la gestione dei flussi migratori”

Protesta anti-burqa. Il pm: “Un mese di arresto per Daniela Santanchè”